28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
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Zaia: «per l’Europa il nostro made in Italy è simbolo di sicurezza»

Proposta ufficiale di Bruxelles ai 27 Paesi membri d’introdurre obbligatoriamente in etichetta l’origine dell’olio d’oliva vergine ed extra-vergine

«È una vittoria importante per il nostro made in Italy, simbolo della sicurezza alimentare. Finalmente la Commissione europea ha capito che la nostra battaglia per la difesa delle denominazioni non solo è giusta ma è anche la strada principale per difendere l’identità della nostra agricoltura».

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha accolto la proposta ufficiale di Bruxelles ai 27 Paesi membri d’introdurre obbligatoriamente in etichetta l’origine dell’olio d’oliva vergine ed extra-vergine, indicando anche per le miscele se si tratta di oli di origine comunitaria, oppure di oli di origine non comunitaria.
La nuova regolamentazione, che dovrebbe entrare in vigore il primo luglio 2009, farebbe cadere anche il richiamo ufficiale della Commissione europea nei confronti dell’Italia, a cui ha fatto seguito una procedura di messa in mora, che da anni sostiene la richiesta dell’obbligatorietà dell’origine in etichetta.

«Fino a questo momento scrivere che un determinato tipo di olio è made in Italy significava commettere un’infrazione comunitaria – continua Zaia -. Con questa iniziativa, l’Europa ci riconosce il primato a livello comunitario nella qualità e sicurezza dei prodotti agroalimentari e un ruolo fondamentale nelle politiche rivolte alla trasparenza e alla garanzia di salute per i consumatori».

La proposta, che ha già ricevuto un primo via libera dal Comitato tecnico di gestione rappresentato dai 27 Paesi, dovrà essere esaminato dall’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto). L’approvazione definitiva è prevista entro la fine del 2008, mentre le nuove regole dovrebbero entrare in vigore dal prossimo anno.