Economia: l’Italia non conta nulla
È quanto dichiara Massimiliano Dona condividendo le parole pronunciate oggi da Carlo De Benedetti nel corso di un convegno dell’Aspen Institute
«E’ vero: l’Italia non conta più nulla. E non conta più nulla non da oggi, ma ormai da diversi anni. Non contano nulla nemmeno i consumatori italiani, che sono condannati ad essere soltanto sudditi e spettatori. A volte verrebbe la voglia di gettare la spugna, ma non vogliamo rassegnarci». È quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Consumatori, condividendo le parole pronunciate oggi da Carlo De Benedetti nel corso di un convegno dell’Aspen Institute.
«Lo sosteniamo da tempo – continua Dona -che il sistema-paese è fermo, che vive al di sopra dei propri mezzi, prigioniero delle corporazioni e dell’ignoranza, che ha bruciato le speranze delle giovani generazioni, che pensa solo al week end e alla buona tavola senza accorgerci che il piatto ce lo stanno sfilando sotto il naso».
«Poco meno del 50 per cento della popolazione di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha conseguito come titolo di studio più elevato la licenza di scuola media inferiore: è un dato desolante, allarmante, che dovrebbe indurre le forze migliori del Paese ad interventi immediati, incisivi e radicali per ridare slancio e fiducia ad un Paese che si ostina a non cambiare, mentre il mondo cambia a velocità inimmaginabili fino a qualche anno fa».
- 17/11/2022 Usa, l'inflazione rallenta
- 03/11/2022 Italia finalmente in crescita
- 08/07/2022 Più guerra, meno pil. Visco: «Se si ferma il gas russo è recessione»
- 11/06/2022 Bankitalia: «Se la guerra continua, l'Italia cadrà in recessione»