Parmalat: l'ADUC fa opposizione alla discriminazione fra investitori americani e non
Il piano di riparto previsto dai legali della Class Action privilegia i danneggiati americani rispetto a quelli di qualsiasi altra nazionalità
La Class Action Parmalat che Aduc ha promosso fin dall'inizio (poi condotta da altri) ha preso una piega deludente. I soggetti non Usa, allo stato attuale (salvo ricorsi) sono esclusi dai risarcimenti futuri, ma anche da quelli già elargiti (circa 50 milioni Usd e 10,5 milioni di azioni della nuova Parmalat). Ci sono troppe cose che non vanno.
Il piano di riparto previsto dai legali della Class Action privilegia i danneggiati americani rispetto a quelli di qualsiasi altra nazionalità, assegnando loro un coefficiente moltiplicativo del danno mediamente pari a 4 volte quello dei non americani. Quindi a parità di danno un investitore americano recupererebbe oggi -dai soli risarcimenti conseguenti le transazioni occorse con BNL, CREDIT SUISSE e «nuova PARMALAT»- 4 volte quello che potrebbe invece recuperare un danneggiato europeo (1).
Nella documentazione, il nostro legale avv. Pietro Adami, non ha rinvenuto traccia di alcuna giustificazione per tale disparità di trattamento, e ancor meno risulta comprensibile se si considera che tutti i Lead Plaintiff della causa –cioè i soggetti che dovrebbero monitorare tra l’altro l’attivita' dei legali– sono soggetti non americani.
Abbiamo quindi deciso di fare opposizione, segnalando alla Corte numerose altre incongruenze o inesattezze nella documentazione inviata ai danneggiati.
Altro punto oggetto di opposizione, le spese e parcelle dei legali della Class Action, che hanno chiesto di vedersi assegnare il 18,5% del recuperato.
Il 24 settembre il Tribunale di NY si riunirà per discutere delle obiezioni presentate. L'avvocato Adami presenzierà all’udienza e, qualsiasi risultato dovesse essere raggiunto, non potrà portare significativi miglioramenti ad una situazione che vede concretamente recuperabile –per effetto delle transazioni BNL, Credit Suisse e Nuova Parmalat– solo una limitatissima frazione del danno effettivo. Riteniamo, tuttavia, che ragioni di Giustizia impongano anche questo tentativo estremo di limitare al massimo il danno, dopo la beffa già subita a causa della nota maxi-frode. In ogni caso, tutti i danneggiati potranno beneficiare dell’eventuale buon esito dell’obiezione.
Ricordiamo che le domande di ammissione al fondo risarcitorio esistente (pari a circa 80.000.000 Usd) vanno presentate entro il 19.01.2009 spedendo al Claim Administrator i moduli appositi, adeguatamente compilati e corredati della necessaria documentazione. I moduli possono essere scaricati anche dal nostro sito http://intestire.aduc.it Il testo del ricorso presentato dall'Aduc al tribunale di New York:
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20080915-ObjectionNewYork.pdf
(1) come si legge dai documenti disponibili sul sito http://www.parmalatsettlement.com
Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio
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