8 ottobre 2024
Aggiornato 01:30
La Cia commenta negativamente la decisione della Commissione Ue di autorizzare un tipo di soia biotech

Ogm: un’altra sconfitta per l’Europa

Misure del genere vanno contro le aspettative dei produttori agricoli e dei consumatori europei

Un’altra sconfitta per l’Europa, per i suoi produttori agricoli, per i suoi consumatori. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta il via libera definitivo, da parte della Commissione Ue, alla commercializzazione di una nuova soia Ogm (la A2704-12 della Bayer) destinata soprattutto all'alimentazione animale. Una decisione, giunta dopo che il Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue non era riuscito a trovare un accordo (l'Italia, nell’occasione, si era schierata tra i paesi contrari), che non ha un carattere democratico e che non tiene conto delle indicazioni che vengono da istituzioni importanti come il Parlamento europeo.

La Cia sottolinea che misure del genere vanno contro le aspettative dei consumatori europei che più volte si sono espressi contro le colture transgeniche. Non solo. Tale decisione disorienta gli stessi agricoltori, alimentando un clima di incertezza e di confusione in ambito Ue su un problema molto sentito come quello degli Ogm.

La Cia, nel ribadire che gli Ogm non servono all’agricoltura, evidenzia che l’obiettivo prioritario è quello di tutelare e valorizzare l’agroalimentare di qualità del nostro Paese. Un agroalimentare che ha, nell’agricoltura diversificata, tipica e fortemente legata al territorio, il suo fulcro portante.

Davanti al problema degli Ogm la Cia ribadisce i suoi punti fermi: sicurezza alimentare e principio di precauzione; tutela dei produttori agricoli e dei consumatori; salvaguardia e valorizzazione dell’agricoltura diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle nostre variegate realtà rurali; qualità e a delle nostre sementi e colture produttive; certezze per gli agricoltori.