1 maggio 2024
Aggiornato 20:30
La CIA sui voucher vendemmia

Migliorare i voucher vendemmia prima di estenderli ad altre attività agricole

La Cia mette in evidenza alcune difficoltà che si stanno registrando, in particolare al Sud. Bisogna rendere questo strumento più snello ed efficace proprio per rispondere alle esigenze delle imprese

L’operazione «voucher» per la vendemmia 2008 è importante, ma è opportuno che questo strumento sia migliorato e perfezionato prima di essere esteso ad altre attività agricole, proprio per rispondere alle esigenze delle imprese agricole nei periodi di raccolta quando necessita una maggiore manodopera. A sostenerlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale questa prima sperimentazione di «buoni», con studenti e pensionati in prima linea, ha evidenziato difficoltà che hanno creato problemi soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno.

Quindi, ora è indispensabile -avverte la Cia- che vengano superati al più presto tutti quegli ostacoli e quelle farraginosità per rendere lo strumento dei «voucher» realmente snello ed efficace.
L’operazione, comunque, sta dando, almeno dai primi dati, positivi risultati ed il lavoro svolto dalla Cia è stato importante per dare reale concretezza ad un’iniziativa totalmente innovativa per la nostra agricoltura.

I «voucher» -ricorda la Cia- possono, infatti, dare un significativo contributo al contrasto del lavoro irregolare, alla riduzione della burocrazia che soffoca le imprese agricole nonché, in una situazione generale di caro-vita, consentire a studenti e pensionati di integrare il proprio reddito senza alcun onere fiscale e con le relative coperture assicurative e previdenziali.

D’altra parte, i «voucher» -sottolinea la Cia- sono stati concepiti non certo per il mercato del lavoro, bensì quella esattamente opposta: far emergere particolari tipologie di attività agricole che, non potendo rientrare nel regime del lavoro subordinato (per ragioni oggettive dovute alla occasionalità ed alla breve durata), necessitavano da tempo di una regolamentazione «ad hoc».

La Cia conclude rilevando l’esigenza di rendere ancora più agevole l’utilizzo dei «voucher», attraverso operazioni trasparenti e snelle. Il tutto per fare di questo strumento un servizio efficiente così da poterlo estendere, a partire dal 2009, anche ad altre attività stagionali agricole.