19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Fammoni risponde alle critiche dei leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti

Lavoro, Fammoni: «Sarà autunno difficile, chiamati ad esercitare nostro ruolo»

«Unità sindacale da esercitare indipendentemente dalle valutazioni delle confederazioni su singoli atti del Governo che possono anche essere diverse»

«E’ facile prevedere una fase assai difficile, durante la quale il sindacato sarà chiamato ad esercitare il suo ruolo nell'autonomia e nella coerenza di un percorso unitario, da tempo definito e discusso con i lavoratori, che resta pienamente valido ed elemento di verifica fondamentale». Dalle colonne di ‘Rassegna Sindacale’, il settimanale di politica ed economia sociale della Cgil, il segretario confederale, Fulvio Fammoni, risponde alle critiche dei leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, sulla mancata unità di vedute dei tre sindacati in merito a molte questioni che hanno tenuto banco in questa estate, prima fra tutte, la riforma dei contratti di lavoro.

Unità sindacale da esercitare, ribadisce Fammoni, «indipendentemente dalle valutazioni delle confederazioni su singoli atti del Governo che possono anche essere diverse, ma che a quelle scelte unitarie devono fare riferimento per il giudizio e l’iniziativa comune almeno sui punti definiti nelle piattaforme». Appuntamenti importanti come quelli in agenda per quest'autunno, e cioè, legge finanziaria, proposta sul federalismo, libro verde sul welfare, riforma contrattuale e situazione Alitalia, nonché la crisi economica e sociale e il progressivo impoverimento dei redditi, necessitano di «un percorso sindacale che non può che essere unitario e condiviso», dice il dirigente sindacale.

«Un buon accordo - sottolinea Fammoni - è sempre l'obiettivo di ogni sindacato perché significa risultati positivi per chi rappresentiamo. Questo è l'impegno decisivo dei prossimi mesi che deve essere affrontato consapevoli, senza inutili nervosismi, delle difficoltà e delle diversità, ma anche del patrimonio di elaborazione comune».