20 agosto 2025
Aggiornato 18:30
Rinnovo del modello contrattuale

Contratti, Megale a Bonanni: «Unità sindacato valore irrinunciabile»

Agostino Megale, risponde al leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che oggi si è detto disponibile a chiudere un'intesa sulla riforma dei contratti “anche da solo”

Difendere l'unità del sindacato come «valore irrinunciabile» e proseguire la trattativa per la riforma del modello contrattuale nel solco della piattaforma unitaria senza «ultimatum». Così il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, risponde al leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che oggi si è detto disponibile a chiudere un'intesa sulla riforma dei contratti «anche da solo».

«Bonanni ha detto che è pronto a chiudere anche solo? Stento a crederci», commenta il dirigente sindacale secondo il quale «comunque non servono 'polemiche preventive' ma nervi molto saldi. In ogni caso - continua Megale - per quanto ci riguarda, l'unità del sindacato è un valore irrinunciabile e un bene per i lavoratori, perchè così si possono ottenere risultati migliori. Noi della Cgil continueremo a ricercarla poiché in questa trattativa ci guida non solo la volontà unitaria ma una piattaforma unitaria. Anche l'aggiornamento della trattativa al 2 settembre è stato costruito con spirito unitario, con l'ambizione di lavorare per fare un buon accordo».

»Non servono ultimatum ma serve molta attenzione al merito poiché solo il merito può costruire le condizioni per raggiungere un'intesa. Un'intesa nella quale - ricorda il segretario confederale della Cgil - il contratto nazionale deve essere capace di difendere il potere d'acquisto dei salari dall'inflazione vera, senza per questo 'alimentare' nuova inflazione. Semmai - aggiunge - è necessario ricordare al governo che se davvero si vuole aiutare la trattativa dovrebbe restituire nel 2008 il fiscal drag dei lavoratori dipendenti poiché con l'inflazione al 4,1% ad ogni lavoratore verrebbero a mancare 362 euro in busta paga. A questo proposito - conclude Megale - è utile ricordare che la semplice detassazione degli straordinari non può bastare poiché parla ad una parte limitata del mondo del lavoro ed è incapace di fornire una risposta generale all'insieme dei lavoratori».