28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Zani: «filiera corta per eliminare i troppi passaggi tra produttore e consumatore»

Saperi e sapori nel segno dell’eccellenza

Convegno a Quistello domenica 24 agosto

Promosso dall’Istituto di formazione «Carantani», dalla Coldiretti e dal Comune di Quistello, in occasione della tradizionale fiera di San Bartolomeo, si tiene domenica 24 agosto il convegno «Saperi e sapori nel segno dell’eccellenza, il gusto della tradizione nell’Oltrepò Mantovano», presso la sala polivalente di via Battisti 44 con inizio alle ore 9.30.

«Con questa iniziativa – afferma il presidente della Coldiretti provinciale, Gianluigi Zani - intendiamo promuovere nuovi stili di consumo, attraverso la valorizzazione dell’origine dei prodotti, del territorio di provenienza, favorendo l’eliminazione dei troppo passaggi che si frappongono tra produttore e consumatore. Per Coldiretti, filiera corta e multifunzionalità rappresentano opportunità concrete per le imprese agricole al fine di generare nuovo sviluppo e fare reddito puntando sul valore della tipicità dei prodotti agroalimentari».

Al convegno interverranno l’assessore all’agricoltura della Provincia Maurizio Castelli, il presidente della Camera di commercio Ercole Montanari, il sindaco di Quistello Alessandro Pastacci. La relazione introduttiva sarà svolta dal professor Claudio Malagoli mentre l’imprenditore Marco Calaon porterà l’esempio di un circuito di filiera corta realizzato nei Colli Euganei, incentrato sui temi della produzione, vendita e consumo a kilometri zero. Il convegno si concluderà nella tarda mattinata con la presentazione di alcune ricette d’autore del locale ristorante Ambasciata e della bottiglia «80 vendemmie» della Cantina sociale di Quistello.

«Nel cibo di eccellenza locale - fa notare il direttore dell’Istituto Carantani, Claudio Piva - il consumatore cerca i sapori della terra che lo ha generato ed i saperi degli uomini che hanno originato quel prodotto. Le diverse forme di consumo locale (mercati della terra, vendita diretta, mense, menù a km zero, ecc.) sono un’occasione per riscoprire il territorio, la cultura, l’identità e le tradizioni enogastronomiche della gente dell’Oltrepò Mantovano».