1 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Promettono sconti tramite una tessera gratuita, invece ti obbligano a spendere duemila euro

Tessere sconto fasulle? Esposto dell'ADUC alla Procura della Repubblica

«Al fine di accertare se il sistema di vendita messo in atto da numerose società, integri o meno gli estremi del reato di truffa contrattuale»

Promettono sconti tramite una tessera gratuita, invece ti obbligano a spendere duemila euro. Continuano i raggiri dei venditori porta a porta delle società padovane.
Dopo le numerose segnalazioni pervenuteci dai molti consumatori raggirati, abbiamo deciso di presentare alla Procura della Repubblica di Firenze un esposto-denuncia al fine di accertare se il sistema di vendita messo in atto da numerose società, integri o meno gli estremi del reato di truffa contrattuale.

Queste aziende di vendita a domicilio hanno tutte sede in provincia di Padova e operano nel Centro-Nord Italia: Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Umbria e Toscana. Partendo da un caso concreto avvenuto in provincia di Firenze, abbiamo coinvolto la Procura fiorentina.
La vendita avviene attraverso la visita a domicilio di un rappresentante della società che offre una shopping card che consentirebbe di ottenere forti sconti sugli acquisti di prodotti che verranno venduti presso un fantomatico centro commerciale di prossima apertura.

Ciò che inizialmente si presenta come un'occasione imperdibile, per usufruire della quale occorre firmare un documento di accettazione, si rivela invece un raggiro tanto semplice quanto costoso. In occasione della visita di un secondo venditore le carte in tavola cambiano e si fa presente agli ignari sottoscrittori che quello firmato è un contratto che impegna ad acquisti di circa duemila euro.

Ci eravamo già occupati della vicenda ma, poiché queste società continuano ad operare, pur con nomi diversi, abbiamo deciso di procedere penalmente.
Invitiamo chiunque abbia sottoscritto un contratto con queste caratteristiche, a presentare un esposto nella propria Procura della Repubblica, seguendo il modello della nostra denuncia.

Elisa Fontanelli, consulente legale Aduc