20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Il prezzo del grano è oggi lo stesso di quello rilevato all'inizio dell'anno

Da prezzo del grano nessun alibi aumenti pane e pasta

E' quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’incontro convocato dal garante dei prezzi Antonio Lirosi sul problema del caro pane e pasta

Con il prezzo del grano che è oggi lo stesso di quello rilevato all'inizio dell'anno non esiste dalle materie prime nessun alibi per ulteriori aumenti dei prezzi del pane e della pasta al consumo. E' quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’incontro convocato dal garante dei prezzi Antonio Lirosi sul problema del caro pane e pasta, sulla base dei dati del Chicago Board of Trade, che rappresenta il punto di riferimento per il commercio internazionale delle materie prime agricole.

Gli acquisti familiari di pane - sottolinea la Coldiretti - si sono ridotti del 2,5 per cento in quantità mentre si registra una inversione di tendenza per la pasta che fa segnare un aumento dell’1,4 per cento nel primo semestre del 2008, sulla base di dati Ismea Ac Nielsen. A favorire la crescita dell'inflazione nell'agroalimentare secondo la Coldiretti sono soprattutto le distorsioni e i troppi passaggi esistenti nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale i prezzi moltiplicano e i centesimi si trasformano in euro.

La Coldiretti sta quindi lavorando ad una strategia per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell'interesse dei consumatori e intende affrontare l'emergenza inflazione con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), di CoopColdiretti (sono 1300 ad oggi le cooperative socie di Coldiretti) e del sistema dei farmers market.

L’obiettivo è tra l’altro - sottolinea la Coldiretti - quello di combattere la speculazione internazionale sui cereali che è costata al sistema Paese circa 400 milioni di Euro nell'ultimo anno. La gestione delle scorte – precisa la Coldiretti - assume infatti un ruolo strategico, non solo perché esse aumentano la flessibilità dell'offerta, ma soprattutto perché se abbiamo possibilità di stoccaggio possiamo far rimanere nel nostro paese i profitti che le speculazioni internazionali realizzano anche sulle nostre produzioni e essere meno dipendenti da escursioni o fluttuazioni incontrollabili dei prezzi.

Per la definizione del piano, che sarà presentato al Governo nei prossimi mesi, la Coldiretti auspica, e in tale maniera si attiverà, la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e industriale e della piccola e grande distribuzione.