20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Morti bianche

Damiano: «Parole Castelli pericolose e non vere»

«Le statistiche fornite dall'Inail sono puntuali tant'è che il consuntivo sulle morti viene fornito soltanto ad un anno di distanza per evitare dati non veritieri»

«Le parole di Castelli sono pericolose e prive di fondamento, un vero attacco alle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Le statistiche fornite dall'Inail sono puntuali tant'è che il consuntivo sulle morti viene fornito soltanto ad un anno di distanza per evitare dati non veritieri. E' molto facile disaggregare le cause compresi i decessi relativi ai tragitti casa lavoro e viceversa. I dati forniti negli anni sono perciò sempre omogenei e consentono di evidenziare le tendenze in atto. Se nel 1963, anno del boom dell'economia, ci furono in totale oltre 4400 morti sul lavoro, nel 2006 le morti furono 1341, discese nell'anno successivo a 1210.

Vale a dire 131 vite risparmiate anche grazie alle misure di lotta contro il lavoro nero, la precarietà e per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, varate dal governo Prodi.

E' una tendenza positiva che deve essere potenziata, visto che la diminuzione non è ancora allineata alle richieste dell'Europa. Un solo decesso è sempre una tragedia, lo ricordi Castelli. Di questo si dovrebbe preoccupare spingendo il governo a proseguire su questa strada anziché, come ha fatto fino ad oggi, a manomettere le buone leggi che riguardano salute, sicurezza, appalti e lavoro nero.

Il sottosegretario Castelli, anziché cercare dichiarazioni ad effetto, farebbe bene a chiedere conto di questo comportamento al suo governo e battersi perché entro la fine dell'anno venga attuato il decreto sui lavori usuranti che contribuirebbe a diminuire gli incidenti».