19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
L'Europa interviene sull'emergenza cibo

Rincaro dei prodotti alimentari a livello mondiale

La Commissione propone un sistema speciale di finanziamento con una dotazione di un miliardo di euro per aiutare gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo

La Commissione europea ha proposto in data odierna di istituire un sistema speciale di reazione rapida all'aumento dei prezzi dei generi alimentari nei paesi in via di sviluppo, con una dotazione di un miliardo di euro e una durata biennale (2008-2009). Tale dotazione andrà ad aggiungersi ai fondi di sviluppo esistenti e sarà prelevata dagli stanziamenti non utilizzati del bilancio agricolo dell'Unione europea. I fondi saranno erogati ai paesi in via di sviluppo che più ne necessitano e che saranno selezionati sulla base di una serie di criteri obiettivi. Tra le priorità del sistema figurano misure volte a stimolare l’offerta e a favorire un migliore accesso ai mezzi di produzione agricola, quali sementi e fertilizzanti, eventualmente mediante l'erogazione di crediti, e misure di sicurezza finalizzate a migliorare la capacità produttiva nell'agricoltura. Il sostegno sarà erogato per il tramite di organizzazioni internazionali, segnatamente a livello regionale. La proposta rientra nella procedura di codecisione e la Commissione auspica che il Consiglio e il Parlamento europeo raggiungano un accordo in novembre per evitare di perdere gli stanziamenti non utilizzati del bilancio 2008.
José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato al riguardo: «Il rincaro dei generi alimentari ha un impatto particolarmente pesante per le popolazioni più povere e rischia di compromettere gli sforzi compiuti verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio e di esacerbare le tensioni nei paesi poveri, in modo particolare in Africa. Con questa dotazione di un miliardo di euro si intende dare una risposta forte e rapida in termini di offerta agricola. Si tratta nel contempo di un atto di solidarietà con i paesi più poveri e di una misura responsabile per rafforzare la stabilità. L’intervento mira ad accrescere la produzione agricola nei paesi in via di sviluppo per contrastare gli effetti del rincaro dei generi alimentari. L'incremento dell'offerta è necessario per far fronte all'impennata dei prezzi registrata a livello mondiale.»

Il commissario per lo sviluppo e gli aiuti umanitari Louis Michel ha affermato: «L'aumento dei prezzi dei generi alimentari ha colpito duramente soprattutto gli agricoltori e le popolazioni dei paesi in via di sviluppo. Il notevole apporto di liquidità garantito dal sistema aiuterà a risollevare la produzione agricola in tali paesi, mettendo a disposizione degli agricoltori i mezzi – ad esempio più sementi e fertilizzanti – che consentiranno di fare la differenza nel medio e lungo termine. È questa l'Europa che reagisce in tempo reale e con azioni efficaci. È questa l'Europa che propone soluzioni efficaci per aiutare gli agricoltori dell'Africa e di altre regioni in via di sviluppo».

La commissaria all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale Mariann Fischer Boel ha così commentato: «È di fondamentale importanza dare agli agricoltori dei paesi in via di sviluppo i mezzi di cui necessitano. L'aumento dei prezzi dei generi alimentari può stimolare la produzione nei loro paesi e, personalmente, mi compiaccio di questo esempio concreto di solidarietà tra agricoltori che può aiutare a aumentare rapidamente la produzione nei paesi in via di sviluppo».

L'aumento dei prezzi dei generi alimentari, registrato nel 2007 e 2008, ha avuto effetti negativi su molti paesi in via di sviluppo e sulle loro popolazioni. Centinaia di milioni di persone si sono ritrovate più povere e rischiano di essere vanificati i recenti progressi verso il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. L'aumento dei prezzi dei generi alimentari ha provocato rivolte, tensioni e instabilità in diversi paesi, rischiando di mettere a repentaglio anni di investimenti in campo politico, ambientale e di mantenimento della pace.

La nuova situazione, tuttavia, potrebbe offrire le opportunità per stimolare una reazione sul piano dell'offerta da parte degli agricoltori dei paesi in via di sviluppo. Essa presenta nuove prospettive di guadagno che potrebbero far uscire le comunità rurali da una situazione di povertà, fornendo incentivi per realizzare investimenti e miglioramenti della produttività.

Allo stesso tempo i prezzi elevati dei prodotti agricoli hanno contribuito a una riduzione delle spese di mercato nel bilancio UE del 2008 e alla formulazione di stime più basse per il bilancio 2009 relativamente alla rubrica 2 del quadro finanziario. La Commissione ritiene che si tratti di un'opportunità eccezionale per mettere in atto interventi – per quanto temporanei – atti a stimolare l'agricoltura nei paesi in via di sviluppo e si aspetta che tra i risultati positivi di questo intervento vi siano un aumento della produzione agricola e della sicurezza alimentare nei paesi beneficiari, una diminuzione dei livelli di denutrizione e una riduzione dell'inflazione dei prezzi dei generi alimentari.

I paesi ammessi a beneficiare del sostegno, e l'entità dello stesso, saranno selezionati sulla base di criteri trasparenti. Saranno utilizzate le informazioni fornite dalla task force dell'ONU e dalle organizzazioni internazionali (soprattutto agenzie dell'ONU, quali la FAO, il PAM, la Banca Mondiale e il FMI), integrate eventualmente da informazioni specifiche sui singoli paesi ottenute dalle delegazioni CE.

Se da un lato tutti i paesi in via di sviluppo sono potenzialmente ammissibili al sostegno, esso sarà tuttavia erogato ai paesi gravemente colpiti in termini socioeconomici e politici dalla crisi dei prezzi dei generi alimentari e che sono privi dei mezzi o della capacità di adottare senza aiuti esterni le misure necessarie in questo contesto.

Tra i criteri indicativi per la selezione dei paesi figurano la dipendenza dalle importazioni di generi alimentari, l'inflazione dei prezzi dei generi alimentari e la vulnerabilità sociale e di bilancio. Saranno presi in considerazione anche i finanziamenti messi a disposizione dei singoli paesi dalla comunità dei donatori, come pure le loro potenzialità per aumentare la produzione agricola. Il sistema prevede inoltre la possibilità di elaborare programmi su base regionale a beneficio di tutti i paesi di una data zona geografica. Possono essere finanziate anche iniziative a livello mondiale purché attuate tramite un'organizzazione regionale o internazionale.

Gli aiuti erogati per il tramite delle organizzazioni internazionali potrebbero ad esempio riguardare le attività della FAO (programmi per la concessione di contributi di emergenza), dell'IFAD (ad esempio, finanza rurale), dell'UNICEF (nutrizione infantile, reti di sicurezza in campo alimentare), del PAM (assistenza umanitaria in campo alimentare), della Croce Rossa (assistenza alimentare) e della Banca Mondiale (gestione del rischio basata sugli strumenti di mercato, reti di sicurezza).

La Commissione auspica che la procedura di codecisione possa concludersi entro novembre per consentire di impegnare i fondi nel 2008 e di erogarli all'inizio del 2009.