2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Appuntamenti

Eventi a Bologna, 6 cose da fare mercoledì 28 febbraio

Concerti, spettacoli e cultura. Ecco che cosa vi attende in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori della serata

Bologna, 6 cose da fare mercoledì 28 febbraio
Bologna, 6 cose da fare mercoledì 28 febbraio Foto: Shutterstock

BOLOGNA – Musica dal vivo, teatro e cultura. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti del mercoledì sera bolognese.

Levante in concerto
Al Teatro Il Celebrazioni, alle 21, il live di Levante. Dopo un anno straordinario all’insegna del successo dell’ultimo lavoro discografico «Nel caos di stanze stupefacenti», del suo primo romanzo «Se non ti vedo non esisti» (Rizzoli), due tour di grande successo e il debutto televisivo a X Factor, la cantautrice torna in tour nel 2018 con un nuovo spettacolo nei principali teatri italiani. Dal vivo Levante porterà i brani del suo ultimo lavoro discografico e le canzoni che hanno segnato la sua carriera artistica.

A teatro
Al Teatro Duse, in scena «Casa di bambola». Nel capolavoro di Ibsen, i personaggi si muovono in uno spazio scenografico spoglio/essenziale, sghembo, caricaturale, oscillando tra il sogno e la veglia, tra la verità e la menzogna, tra il desiderio e la necessità. Una scena stilizzata per raccontare al meglio un desolante deserto relazionale ed esistenziale popolato non da volti ma da maschere che si apprestano a inscenare un dramma della finzione.

Musica live
Al Bravo Caffè, alle 22.15, In arrivo nel 2018, per due date esclusive, il neo-soul del fenomenale «Bilal». Il cantautore e produttore americano sarà nuovamente in Italia il prossimo 28 febbraio al Bravo Caffè di Bologna un'occasione per poter godere ancora una volta delle atmosfere sognanti e del groove che emana la voce di questo incredibile artista. Bilal Sayeed Oliver, conosciuto semplicemente come «Bilal», è uno degli artisti più dinamici della nostra epoca. Una figura eclettica, capace di passare dal gospel al jazz, dal soul al blues fino ad arrivare al più moderno hip-hop. Nato a Filadelfia, (Pennsylvania, Stati Uniti) inizia la sua vera e propria carriera musicale a New York durante l’università; nonostante questo la musica è stata parte della sua vita sin da molto giovane, prima attraverso la congregazione religiosa del proprio paese e poi frequentando alcuni jazz club con il padre. Da quel che ricorda ha sempre voluto fare jazz «I wanted to sing Jazz, play Jazz, and write Jazz tunes». e l’esser stato immerso in un ambiente creativo e musicalmente stimolante lo ha aiutato a crescere, ovviamente anche grazie a quel talento naturale che lo cotraddistingue. Il grande debutto discografico di «Bilal» è datato 2001, con la pubblicazione di «First Born Second» che nasce da una serie di collaborazioni e incontri con noti artisti e producer tra cui spiccano i nomi di Questlove, battersita dei The Roots, J Dilla, Dr. Dre e Mike City. L’album fa spiccare il volo a «Bilal» che diventa subito «un artista da tenere d’occhio»; più che comprensibile viste le 300.000 e passa copie vendute del disco. Continuano in seguito le collaborazioni con artisti di spicco e nel 2006 esce non ufficialmente, ovvero unicamente sul web, «Love For Sale» che conta più di mezzo milione di download. Continua l’ascesa di «Bilal» con la pubblicazione, nel 2010, di «Air Tight’s Revenge» e successivamente con il disco «A Love Surreal», (2013). E’ però nel 2015 che l’artista pubblica quello che viene considerato dalla critica il suo più grande capolavoro «In Another Life», prodotto interamente dal retro soul producer Adrian Young. L’ultimo meritatissimo riconoscimento dell’artista è il Grammy Award vinto per la partecipazione all’acclamato album «To Pimp A Butterfly» di Kendrick Lamar, che già aveva collaborato con lui per la realizzazione di «In Another Life».

Musica e parole
Al Binario 69, dalle 20, Giacomo Sferlazzo in «Lampemusa». L'autore racconterà e canterà la storia dell'isola di Lampedusa con lui il poli-strumentista Jacopo Andreini. L’elemento distruttivo o critico nella storiografia si esplica nello scardinare la continuità storica. La storiografia autentica non sceglie il suo oggetto a man leggera. Non lo afferra, lo estrae a forza dal decorso storico. W. Benjamin Lampemusa nasce dalla ricerca di Giacomo Sferlazzo sulla storia dell’isola di Lampedusa e dall’esperienza diretta del cantautore che dal 2009 insieme al Collettivo Askavusa è stato attivo sull’isola occupandosi di temi come le migrazioni, la militarizzazione del territorio, i disastri provocati dal turismo di massa e la gestione dei servizi di base come l’acqua, l’energia elettrica, la nettezza urbana. Una delle esperienze più importanti del collettivo è stata quella della raccolta degli oggetti appartenuti alle persone migranti di passaggio sull’isola che oggi sono in mostra a PortoM lo spazio autogestito dal collettivo Askavusa. Lampemusa è divenuto uno spettacolo fatto di canzoni e racconti che dal 2013 è stato messo in scena decine di volte in tutta Italia. Dalla colonizzazione dell’isola avvenuta il 22 settembre del 1843 alla crescente militarizzazione dell’isola, le storie di pesca, prima risorsa economica fino agli anni ottanta, le migrazioni che hanno interessato e interessano l’isola e il Mediterraneo; la tradizione epica dell’isola: Ludovico Ariosto ambientò a Lampedusa lo scontro dei tre cavalieri cristiani contro i tre saraceni nell’Orlando Furioso, la fuga di Enrico Malatesta dal confino lampedusano, il presunto lancio di due missili da parte di Mu’ammar Gheddafi. Piccole storie di donne e uomini che il cantautore ha raccolto dai racconti degli anziani dell’isola. Il Santuario della Madonna di Porto Salvo di Lampedusa, luogo dove per secoli cristiani e musulmani pregarono insieme, alimentando la lampada ad olio posta sotto l’effige della Madonna. «U Violu», luogo rievocato dai ricordi del comandante Vito Gallo e scomparso per sempre dal centro abitato di Lampedusa. I «sacchi a leva» le barche per la pesca delle spugne nei ricordi di Giuseppe Balistreri maestro d’ascia dell’isola e tante altre storie su Lampedusa che difficilmente sentirete altrove. Lo spettacolo riprende la tradizione dei cantastorie siciliani: Sferlazzo suona la chitarra, il marranzano, la percussione a cornice e altri strumenti inventati da lui e alterna le storie (i cunti) alle canzoni originali o riprese dalla tradizione siciliana.

Musica classica
Mercoledì 28 febbraio Mercato Sonato, alle 20.30 «Bologna Cello Project». Fra le storiche mura del conservatorio Giovanni Battista Martini nasce nel gennaio 2009 il «Bologna Cello Project», un percorso didattico cresciuto grazie all’iniziativa del Maestro Antonio Mostacci e formato dagli studenti delle classi di violoncello. Il repertorio spazia da trascrizioni di brani celebri, dal XVI al XX secolo, a composizioni tratte dalla letteratura specificatamente dedicata ad ensemble di violoncelli. Numerosi compositori contemporanei si sono lasciati affascinare dalla calda sonorità del gruppo ed hanno scritto brani originali dedicati al Bologna Cello Project. Dalle 19.30: Aperitivo con Cucinotto, progetto itinerante di cucina sostenibile che ha cucina stabile al Mercato Sonato.

Ragazzi a teatro
Al Teatro Testoni Ragazzi, mercoledì 28 febbraio, alle 17.30 in scena «Gegenuber/Faccia a faccia». Ci sono l’Uno e l’Altro: due persone. Fanno gli stessi movimenti, dicono le stesse parole, ancora e ancora, dolcemente e in armonia l’uno con l’altro. Potrebbe andare avanti così per sempre. Ma ad un certo punto, uno cambia, seguendo il suo ritmo. L’ha fatto apposta? Si è sbagliato? Il posto dell’altro è preso improvvisamente nel momento sbagliato! La performance divertente e ritmica di Michael Lurse e Marko Werner si combina con sorprendenti proiezioni video e parole divertenti.