«Fondi per la montagna dalle bollette d'acqua»
E' la proposta di legge, con un solo articolo, di Uncem: «Redistribuire gli utili, a vantaggio dell'ambiente»
TORINO - Destinare una quota della tariffa per il consumo di acqua di ogni utenza domestica o industriale (senza aumenti) a prevenzione delle calamità, lotta al dissesto idrogeologico, cura dei versanti alpini e appenninici, tutela delle fonti idriche. E' la proposta di legge, con un solo articolo, di Uncem. Il presidente nazionale, Marco Bussone, invita «tutti i sindaci a sottoporla all'approvazione di giunte e consigli delle Regioni italiane».
REDISTRIBUIRE GLI UTILI - «Sarebbe - sottolinea - un sistema sussidiario di impegno, che non sostituisce, bensì corre parallelo agli investimenti, i 10 miliardi in 5 anni previsti che lo Stato dovrà fare per la manutenzione straordinaria del territorio. Nessun peso sulla spesa pubblica, nessun aggravio per i cittadini e le famiglie: una redistribuzione degli utili, a vantaggio dell'ambiente. Un modo per dare valore alla montagna e prevenire il dissesto, l'erosione, frane e smottamenti». Uncem ha diffuso, oltre all'articolo di legge, anche una bozza di regolamento per l'uso dei fondi disponibili.
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