3 maggio 2024
Aggiornato 22:30
Cucina d'altri tempi

L'Uberlekke, antica ricetta valsesiana

Non tutte le ricette tradizionali superano i secoli rimanendo attuali. Alcune come questa rimangono unicamente come testimonianza storica di una cultura.

ALAGNA VALSESIA - Leggendo l'elenco degli ingredienti di questa ricetta storica che pesca le sue origini nella più profonda cultura Walser, anche il più tiepido degli animalisti sarebbe colto da brividi freddi. Ma come ben sappiamo, quasi tutte le ricette classiche delle cucine pedemontane, molte delle quali condivise con piccole variazione lungo tutto l'arco alpino, sono nate spontaneamente, frutto di necessità più che per diletto o per raffinato gusto gastronomico

CARNI SALATE - Non se ne consumavano molte di carni nei secoli scorsi, perché gli animali erano preziosi, e quindi, quando questi non erano più in grado di fornire latte o aiuto fisico nel lavoro dell'uomo venivano a malincuore sacrificati, e le loro carni conservate in varie maniere. Una di queste è la salagione, che mantiene abbastanza a lungo invariata la commestibilità di ogni tipo di carne, ma non all'infinito.

IL BOLLITO - Alla fine, da quanto rimaneva dei vari tagli di carni di ogni genere : mucca, maiale, pecora e perfino marmotta, nasceva L'Uberlekke, che è dunque un bollito di carni miste salate, che prima dell'impiego venivano parzialmente dissalate in acqua corrente e messe a cuocere con ogni genere di ortaggio e aroma disponibile; quindi patate, carote, rape, alloro, ecc ... a cui, se disponibile, poteva essere aggiunto anche del salame.

IL CONTORNO - Facile intuire che proprio un piatto leggero non può e non poteva essere, perché dell'Uberlukke si mangiava tutto, carne, verdure e brodo, ma in natura esisteva anche un prodotto che si accordava a questo bollito in maniera ideale: le rape. Piccole rape dette bordoign, che messe via con sale ed aceto fornivano adeguato contrasto alla grassezza della zuppa di carni miste salate.

TRADIZIONI WALSER - Altri piatti correlabili all'Uberlekke sono la "salata d'la grema", contorno ugualmente sgrassante, costituito da un misto estivo di cicoria, pomodori e peperoni. Il tutto veniva condito con panna e aceto, e  anche qui, capiremo facilmente che il gusto di oggi è piuttosto cambiato anche su questo tema complementare, il condimento. Pensiamo anche alla "Walser salot und nidlu", che sostanzialmente è un'altra insalata, che in mancanza di olio veniva condita con panna, sale, aglio, zucchero. Altri piatti a base di patate, burro e diversi tagli di maiale sarebbero invece ancora condivisibili, così come un bello stufato di rape e salsicce, per rivivere atmosfere preziose, quelle della cultura di un popolo che ha saputo utilizzare tutto ciò di cui disponeva per vivere fieramente in condizioni tutt'altro che facili.