26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Lavoro

Sciopero a Bianzè dopo la morte sul lavoro di un operaio

L’incidente sul lavoro avvenuto ieri, che ha coinvolto il 43enne Naim Macak, ha lasciato sotto choc i colleghi e gli amici che hanno, purtroppo, assistito alla scena

BIANZÈ - L’incidente mortale sul lavoro avvenuto ieri, che ha coinvolto il 43enne Naim Macak, ha lasciato sotto choc i colleghi e gli amici che hanno, purtroppo, assistito alla scena. Naim era un giovane operaio bosniaco che abitava a Banchette d’Ivrea. E oggi i sindacati, insieme agli operai della Gammastamp di Bianzè, hanno scioperato per dire «basta» a questi incidenti e per ricordare l’amico Naim.

INDAGINI - L’incidente però, ha tutt’ora del misterioso: le indagini sono svolte dai Carabinieri, dai vigli del fuoco e dallo Spresal (il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Azienda sanitaria locale), per risolvere una situazione ancora poco chiara. Per ora il racconto su come sia andata la vicenda è stato affidato alla Fiom Cgil e viene descritto dal segretario generale Ivan Terranova: «Sembra che l’operaio stesse svolgendo la sua attività di ripristino di un macchinario quando, per cause ancora sconosciute, l’impianto è ripartito, causando lo schiacciamento dell’uomo». Lo sciopero si è tenuto dalle 13 alle 15.

LA TRAGEDIA - Oltre che in azienda, Naim era conosciuto anche in paese, come spiegato dal sindaco Maurizio Marangoni: «Non conoscevo personalmente questa persona, ma so che a Bianzè c’è qualche suo famigliare, mentre l’uomo rimasto vittima dell’incidente si era trasferito nel Canavese poco prima. Il nostro pensiero va alla sua famiglia: ci stringiamo intorno ai suoi parenti in questo momento di grande, profondo dolore».