24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Nuovo report dell’Ufficio studi di Confartigianato

Uso quotidiano di internet: 88 artigiani su 100 utilizzano la rete

Udine e cintura sono le aree meglio connesse. Cervignano e Medio Friuli ancora in digital divide

UDINE - Con l’avvio della fatturazione elettronica anche imprese più reticenti ad abbandonare la carta in favore degli strumenti digitali sembrano essersi convinte al grande passo. Da un’indagine dell’ufficio studi di Confartigianato-Imprese Udine su un panel di 600 aziende friulane, emerge infatti che ben 88 artigiani su 100 usano internet nella gestione quotidiana della propria impresa contro appena 12 che sono invece ancora 'offline'. Sono, questi ultimi, in due casi su tre over 55 anni, attivi nei servizi alla persona (in particolare nei saloni di barbiere e parrucchiere) oppure nel settore dei piccoli lavori edili (muratori, piastrellisti tra gli altri), meno bisognosi dunque del supporto digitale che invece è divenuto per tutti gli altri insostituibile. Al punto che il digital divide ora pesa.  

La qualità della connessione 

Sulla qualità della connessione gli artigiani intervistati certificano infatti un buon livello dell’infrastruttura tra Udine e l’hinterland, al contrario di Cervignano e della Bassa Friulana dove a sentire le imprese la connessione è ancora insufficiente.  «I dati – commenta il presidente di Confartigianato-Imprese Udine, Graziano Tilatti - dimostrano che internet è ormai una risorsa utilizzata dalla stragrande maggioranza degli artigiani per la gestione della propria attività. L'accesso alla rete è una condizione necessaria per fare impresa, anche per le attività più tradizionali, e anche se il voto complessivo degli artigiani friulani sulla qualità della connessione supera la sufficienza vanno superati i ritardi di alcune aree. L'altro obiettivo da raggiungere è incoraggiare quella parte di artigiani, 1 su 8, che ancora non è connesso ad approfittare delle potenzialità offerte da internet per il proprio lavoro».

Critica la situazione nel Cervignanese

Per accedere a internet, la metà delle imprese (54%) utilizza uno strumento unico, il 27% arriva a due e il 18% a tre: personal computer, tablet e smartphone. Lo strumento d’elezione resta per l’86% degli intervistati il caro, vecchio pc, seguito dai telefonini di ultima generazione (54%) e infine dai tablet (22%).  Da 1 a 10, la soddisfazione per la connessione internet risulta nel complesso (considerando tutti gli strumenti) maggiore per la connessione con smartphone (voto medio6,98), rispetto a quella da pc (voto medio 6,47). Quanto alla qualità della connessione percepita a livello di zone, come detto è massima a Udine: le aziende insediate tra capoluogo e comuni della cintura promuovono largamente la connessione (voto 7,15), come pure, un po’ a sorpresa, quelle insediate nelle zone di Cividalese e Valli del Natisone (voto 6,96), di Sandanielese (voto 6,943) e Palmarino (voto 6,938). Insufficiente invece la soddisfazione delle aree di Cervignanese (voto 5,35) e Medio Friuli (voto 5,78), con la prima in particolare che a sentire gli artigiani interpellati presenta le infrastrutture peggiori per tutte le modalità di connessione: voto 5,33 per la rete fissa, 5,77 per quella mobile. 

La situazione nel resto del territorio 

In generale, la connessione mobile risulta maggiormente affidabile. Le imprese la giudicano insufficiente solo nell’area del Cervignaese (voto 5,77) mentre promuovono in particolare la fascia centrale della provincia, quindi il Latisanese, il Palmarino e la Carnia, dove il collegamento mobile compensa la scarsa qualità del collegamento fisso. Al top, la zona del Cividalese, con buona soddisfazione anche in alcuni comuni delle Valli del Natisone (voto complessivo 7,36 nel Cividalese e Valli).  Seguono la zona di Udine (voto 7,34) e  Sandanielese (7,30). Passando alla connessione fissa l’insoddisfazione invece aumenta sensibilmente. Oltre alle zone di Cervignano (5,33) e del Medio Friuli (5,46), agli ultimi posti della classifica troviamo anche la parte occidentale della montagna, ovvero la Carnia (voto 5,50), con performance peggiori mano a mano che ci sia allontana verso ovest dal polo di Amaro-Tolmezzo. Bene invece la zona di Udine salda al primo posto (voto 7,06), seguita dalla parte orientale dell’area montana, ovvero il Canal del Ferro e Valcanale (voto 6,94), e dalla zona di Palmanova nella Bassa (Voto 6,68).