2 maggio 2024
Aggiornato 03:00
UDINE

Buoni fruttiferi postali: Federconsumatori fa recuperare 76 mila euro a due risparmiatrici

Potrebbero esserci altre situazioni analoghe tra i risparmiatori del Fvg

UDINE - Due consumatrici che si sono rivolte allo sportello di Federconsumatori Udine, in possesso di due buoni fruttiferi postali ordinari giunti a scadenza dopo trent’anni, hanno visto riconosciuto il diritto a riscuotere da Poste Italiane somme maggiorate di oltre 39 mila e 37 mila euro rispetto a quanto inizialmente offerto dalla società.

LA POSIZIONE DI POSTE ITALIANE - A fronte dei reclami, pur debitamente circostanziati, inviati per conto delle due risparmiatrici, Poste Italiane, infatti, non aveva ritenuto di accogliere le richieste avanzate, con cui si chiedeva il pagamento di quanto riportato sul retro dei titoli. I buoni, sottoscritti nel 1986 e nel 1987, indicavano tassi di interesse riservati a una serie di buoni ordinari emessi in precedenza, ormai non più in vigore e di gran lunga più favorevoli rispetto a quelle che Poste Italiane avrebbe riconosciuto alle clienti all’atto del rimborso. La giustificazione del minor importo fornita da Poste Italiane faceva riferimento alla presenza di un timbro apposto sul retro al momento dell’emissione.

CI POTREBBERO ESSERE ALTRI CASI DEL GENERE IN FVG - Federconsumatori ha proceduto pertanto a inoltrare due distinti ricorsi all’Arbitro Bancario Finanziario al fine di ottenere una pronuncia in merito alle somme legittimamente pretese dalle associate. Acquisite le controdeduzioni di Poste, l’Arbitro si è riunito e con le decisioni notificate nei giorni scorsi ha disposto che alle consumatrici vadano riconosciute le condizioni contrattualmente stabilite sui titoli.
La fattispecie dei ricorsi vinti dalle due consumatrici riguarda i buoni fruttiferi ordinari emessi in forma cartacea nella seconda metà degli anni ’80 e potenzialmente potrebbe coinvolgere diverse migliaia di consumatori in Fvg. È determinante, quindi, far esaminare il contenuto del buono da un occhio esperto, al fine di valutare la possibilità di vantare i propri diritti. La procedura di ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, attivata sin dal 2010, costituisce un sistema di risoluzione alternativo delle controversie che presenta diversi vantaggi: consente infatti in modo molto economico e più sollecito rispetto la giustizia ordinaria di ottenere una decisione favorevole.