30 aprile 2024
Aggiornato 02:00
L'iniziativa

Sessanta divise da lavoro agli studenti dell’Isis Solari di Tolmezzo

Così Confartigianato Udine sostiene la scuola chiamata a formare i futuri imprenditori

TOLMEZZO - Sessanta tra camici e tute destinati agli studenti dell’Isis Solari di Tolmezzo. E’ la nuova iniziativa promossa dal consiglio zonale dell’Alto Friuli di Confartigianato-Imprese Udine a supporto del mondo della scuola, cui l’Associazione guarda come a un prezioso e insostituibile alleato, fucina qual è dei talenti che daranno gambe all’artigianato di domani. A consegnarle sono stati i presidenti provinciale e zonale di Confartigianato, Graziano Tilatti e Roberto Vicentini, nel corso di una semplice ma coinvolgente cerimonia che ha visto gli studenti delle classi 1°, 2° e 4° - settore elettromeccanico – ricevere dalle mani dei vertici associativi le tute.
Un gesto che l’istituto carnico ha salutato con favore. «La scuola è sempre interessata a promuovere rapporti con le rappresentanze datoriali, a tessere relazioni con le imprese – ha esordito Cristina Ferri, dirigente scolastica vicaria -. E’ un modo per facilitare i nostri ragazzi nel momento in cui poi dovranno approcciare il mercato del lavoro». In questo senso, scuola e realtà produttive già collaborano con numerosi progetti di alternanza scuola-lavoro che insieme ai laboratori realizzati in orario scolastico consentono agli studenti di mettere le mani in pasta. Toccare i ferri del mestiere.

SUBITO AL LAVORO CON LE NUOVE TUTE - Una volta indossate le tute, marchiate con i loghi di Confartigianato e dell’Isis Solari, si sono orgogliosamente mostrati all’opera a beneficio delle telecamere presenti. «Molti di noi – ha detto dal canto suo il presidente del consiglio zonale dell’Alto Friuli, Roberto Vicentini – sono usciti da questa scuola e oggi hanno 10, 20, anche 30 persone a libro paga. Abbiamo deciso di regalarvi queste tute per sottolineare questo legame e invitarvi ad approfondire le vostre conoscenze». Non solo a scuola. Auspicio dell’Associazione è che le competenze maturate sui banchi, in laboratorio e nelle aziende che ospitano percorsi di alternanza, vadano poi a beneficio dell’artigianato locale. Che i ragazzi garantiscano il necessario ricambio. Da dipendenti naturalmente, ma anche da titolari di impresa. Li ha sferzati in tal senso il presidente Tilatti: «Avete al vostro fianco insegnanti e famiglie che vi sostengono. Dopo la scuola accettate la sfida: mettete a frutto i vostri talenti, aprite una piccola impresa tutta vostra».

LA SPERANZA E' CHE NASCANO NUOVI ARTIGIANI - Come detto, le sessanta 'divise' da lavoro – 40 tute e 20 camici - sono state consegnate con l’auspicio che guardando il logo stampato in bella mostra sull’abito gli studenti ricordino l’impegno dell’Associazione non come un soggetto astratto, ma come un attore fondamentale a supporto delle piccole e piccolissime imprese del territorio. Oggi e domani. Che una volta diplomati, non volgano l’attenzione in via esclusiva al mondo del lavoro dipendente, ma valutino anche l’alternativa dell’impresa in proprio. Un’ipotesi che, grazie a tute e camici logati Confartigianato, potrà sembrar loro più fattibile e magari spingere qualcuno a bussare alla porta dell’associazione per una consulenza, un suggerimento, anche solo uno sprone.