29 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Protagonista una donna di 63 anni

Manca il personale di sala e l'intervento chirurgico salta: scatta la segnalazione

La signora è stata trasferita dall’ospedale Gervasutta, dove si trova ricoverata da un anno e mezzo, al nosocomio del capoluogo friulano, arrivata lì, però ore dopo le è stato detto che non sarebbe mai entrata in sala operatoria

UDINE – Una degenza lunga un anno e mezzo. Un intervento chirurgico fissato per il 23 febbraio 2018. L’assenza del personale per sciopero, permesso o ferie, non ha però consentito l’accesso alla sala operatoria per l’intervento. Ecco allora che la signora, P. C., queste le sue iniziali, di 63 anni, ha deciso di rivolgersi allo studio Legale Tutino, attraverso il quale, il giorno stesso del mancato intervento, è stata trasmessa una segnalazione alla Procura della Repubblica, alla direzione ospedaliera del Santa Maria della Misericordia e ai carabinieri del Nas, per comunicare «l’increscioso episodio» che l’ha vista protagonista.

Il mancato intervento
La donna, nella mattinata del 23 febbraio, è stata trasferita dall’ospedale Gervasutta, dove si trova ricoverata da tempo, al nosocomio del capoluogo friulano. Giunta al reparto di Urologia dove si sarebbe dovuta sottoporre a un intervento, alcune ore dopo ha saputo che non se ne faceva nulla. La ragione? Mancanza di personale. È a quel punto che la donna – accompagnata dal marito, che per starle vicino ha preso ferie dal lavoro – ha deciso segnalare l’accaduto. A nome della sua assistita, lo Studio Tutino ha fatto sapere in una nota: «Chiederemo si verifichi con che criteri sono state concesse le ferie, se i reperibili sono stati contattati e hanno risposto, chiederemo verifica circa l’effettivo stato di salute della paziente e se questo ritardo nell’intervento potrà arrecare eventuali danni, nonché chiederemo la verifica di ogni possibile inadempienza derivante dal personale dipendente in merito all’odierna astensione lavorativa. La signora – si legge - ora è in attesa di essere ri-trasportata al Gervasutta e dovrà attendere i tempi delle ambulanze, che prima danno precedenza ad altre tipologie di codice e poi ai trasporti». L’intervento come precisato dagli avvocati della donna è stato rinviato a martedì, «scioperi e disservizi permettendo!».

Un fatto che deve essere attenzionato
Un episodio come definito dai legali increscioso che (forse) poteva essere evitato. Detto questo la 63enne sempre attraverso i suoi avvocati ha tenuto a precisare che nonostante quanto accaduto ringrazia tutto il personale medico e para-medico che nell’ultimo anno e mezzo l’ha seguito e che si è sempre contraddistinto per «serietà, correttezza e professionalità assoluta». Detto questo è altrettanto vero che «questo fatto deve essere attenzionato, per le tutele e i provvedimenti del caso».