Illy assolto ma deciso a non candidarsi alla guida del Fvg
Frenato dalle primarie, l'ex governatore potrebbe tornare in auge nel caso di un governo delle larghe intese a Roma. Sfumato, intanto, un accordo con Calenda
FVG - «La speranza è l’ultima a morire. Ma credo che alla fine rimarrà nella holding di famiglia». E’ questo il breve commento di Bruno Malattia, leader dei ‘Cittadini’ e amico dell’ex governatore del Fvg, Riccardo Illy, sull’ipotesi che questi possa dichiararsi disponibile a candidarsi alla guida della Regione visto che la Corte dei Conti lo ha assolto per la vicenda legata alla vendita dell’ex caserma di Tarvisio. Nelle scorse settimane, lo stesso Illy aveva replicato a quanti cercavano di convincerlo ad accettare la candidatura che la decisione era subordinata, appunto, all’assoluzione. Assoluzione che, evidentemente, non è bastata a sciogliere le riserve. Anzi, i suoi più stretti collaboratori sono convinti che la partita sia ormai chiusa.
Il freno delle primarie
A frenare la corsa alla candidatura di Illy è lo scoglio delle primarie, invocate sia da Bolzonello sia da Honsell nel caso l’ex presidente desse la sua diponibilità a correre. Illy non soltanto di primarie non vuole sentire parlare, ma da tempo aspettava anche una precisa proposta da quanti nel centrosinistra auspicavano la sua discesa in campo. Ha avuto e ha ancora molti sponsor, in una compagine trasversale che va dai ‘Cittadini’ a buona parte della sinistra bersaniana passando per pezzi importanti del Pd e della società civile non necessariamente di centrosinistra, ma richieste ufficiali non gli sono mai state avanzate. «Considero Sergio Bolzonello anzitutto un amico, un ottimo candidato alla presidenza per la coalizione di centrosinistra, che è stato espresso dal Pd, quindi gli ho manifestato la disponibilità ad appoggiarlo, e quindi figuriamoci se mi metto a contrastarlo in elezioni primarie, non ci penserei proprio». Lo ha detto all'Ansa Riccardo Illy a proposito delle prossime elezioni regionali.
C’era l’idea di una lista nazionale Illy-Calenda
Di certo, la sua discesa in campo avrebbe sparigliato e spariglierebbe (condizionale d’obbligo) le carte e messo in difficoltà un centrodestra che a oggi viene dato in netto vantaggio sul centrosinistra. Ma c’è dell’altro che avvalora la tesi di quanti sostengono che Illy sarebbe un avversario ostico per tutti. E’ di questi giorni la notizia che a Roma si era pensato a una lista, a supporto del centrosinistra, formata dallo stesso Illy e dal ministro Carlo Calenda. Ipotesi pure naufragata perché arrivata fuori tempo massimo.
La speranza di chi vorrebbe Illy candidato alla guida della Regione, a questo punto, è appesa al voto delle politiche: in caso di governo delle larghe intese, il nome dell’ex governatore potrebbe essere quello giusto per una proposta bipartisan.