30 aprile 2024
Aggiornato 04:30
UniUd

La street art entra all'Università

I laboratori del dipartimento di chimica, fisica e ambiente dell’Università di Udine si vestono di nuovo grazie a un murale opera di Francesco Patat dell’associazione “Bravi ragazzi” di Gemona del Friuli

UDINE – La scienza vista e riprodotta dagli street artist. È l’esperimento artistico-scientifico realizzato nei laboratori del dipartimento di chimica, fisica e ambiente dell’Università di Udine grazie a un murale lungo 5 metri e alto 3, opera di Francesco Patat, dell’associazione culturale «Bravi ragazzi» di Gemona del Friuli. Si tratta della riproduzione pittorica di un collage di fotografie realizzate al microscopio elettronico ad alta risoluzione raffiguranti cristalli di ossido di cerio e zirconio, unito a elementi grafici e alcuni dettagli della tavola periodica degli elementi. Nell’opera sono stati inseriti alcuni dettagli in rilievo contenti i pigmenti degli ossidi di cerio e zirconio, elemento ludico che gioca sull'analogia tra una cartella colore e la tavola periodica. Il cerio è un elemento appartenente alle terre rare utilizzato come catalizzatore, tra gli altri, negli esperimenti del team del laboratorio di Catalisi dell’ateneo friulano. Il murale si trova nel corridoio d’accesso dei laboratori, nel complesso dell’ex Cotonificio udinese.

«Grazie a quest’opera – spiega l’ideatore dell’iniziativa, Alessandro Trovarelli, coordinatore del gruppo di ricerca di chimica industriale –, chiunque entri nei nostri laboratori sarà colpito dai colori e dalle immagini delle pitture murali, rendendo l’ambiente più piacevole e allegro. I laboratori, infatti, sono luoghi dotati di apparecchiature all’avanguardia per condurre ricerche scientifiche al limite di quella che è la conoscenza, ma spesso ambiente e strutture sono poco invitanti e anonime».

«L'immagine microscopica dipinta in grandi dimensioni – spiega l’autore, Alessandro Patat – catapulta lo spettatore in una sorta di mondo parallelo in cui si confronta con i limiti connessi all'attività umana e l'indagine del non conosciuto, a cui tende tanto il ricercatore quanto l'artista. La splendida accoglienza e il calore umano dell'equipe di ricerca sono stati elementi essenziali durante la settimana di realizzazione del dipinto, contribuendo in modo sostanzioso all’anima del dipinto».