«Sistema Fvg impegnato a contrastare Hiv»
Il vicegovernatore FVG con delega alla Salute, Riccardo Riccardi: «È per questo che la Regione, attraverso le Aziende sanitarie, è impegnata nella sensibilizzazione di tutti»
TRIESTE - «Su certi temi non bisogna mai abbassare la guardia, tanto meno quando si parla di patologie impattanti come l'Hiv. È per questo che la Regione, attraverso le Aziende sanitarie, è impegnata nella sensibilizzazione di tutti, ma soprattutto dei giovani, affinché siano attuati comportamenti corretti, atti a prevenire il contagio». Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, annunciando l'avvio delle iniziative che, nei prossimi giorni, interesseranno tutte le Aziende sanitarie regionali con iniziative di vario genere mirate a diffondere la cultura della prevenzione.
«Quest'anno - ha spiegato Riccardi - gli incontri approfondiscono il tema di stigma e autostigma, ovvero del vissuto di disagio che la persona interiorizza in conseguenza della diagnosi». A questo proposito, il vicegovernatore ha ricordato come le direttive mediche pongano l'importanza sul test per garantire una diagnosi precoce e l'inizio della terapia.
15mila sieropositivi in Italia
Secondo una stima dell'Istituto superiore di Sanità, i sieropositivi in Italia sono circa 15mila, tra loro anche persone che possono non sapere di esserlo. Ancora oggi, infatti, le diagnosi sono molto spesso eseguite a uno stadio avanzato della malattia, proprio perché non si sono fatti prima i test diagnostici. E fra i maggiormente colpiti dall'Hiv ci sono i ragazzi tra i 25 e i 29 anni.
In Friuli Venezia Giulia, nel corso del 2019, sono state riportate 35 nuove diagnosi di infezione da Hiv, di cui 28 erano persone residenti in Fvg (2,3 ogni 100mila residenti). Per l'85,7% dei casi si tratta di maschi e l'età media varia fra i 44 anni per gli uomini e i 33 per le donne. L'incidenza maggiore si è riscontrata nella fascia d'età 25-29 anni con 12,6 nuovi casi ogni 100mila residenti.
Comunicazione e giovani
«Le Aziende sanitarie regionali - ha annunciato Riccardi - porranno l'attenzione sulla comunicazione ai giovani, cercando di far si che ogni occasione, nei diversi contesti (scuole, eventi ecc.) diventi un momento utile per sensibilizzare, fare prevenzione e dare indicazioni sui servizi ai quali rivolgersi in forma anonima garantita in ogni servizio sanitario regionale».
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