Christian De Sica, mattatore al Perla
L'arena del casinò è strapiena, la platea la sua: cinepanettonari da tutto il Friuli e da mezzo Veneto sono accorsi per rendergli omaggio attendendo folgoranti battute come fossero oro colato
NOVA GORICA - La classe e la simpatia di Christian De Sica vanno in scena al casinò Perla di Nova Gorica. Una serata in compagnia di uno dei mostri sacri della commedia all'italiana che si prepara a battere un nuovo record al botteghino rinsaldandosi in coppia col ritrovato amico Massimo Boldi.
L'arena del casinò è strapiena, la platea la sua: cinepanettonari da tutto il Friuli e da mezzo Veneto sono accorsi per rendergli omaggio attendendo folgoranti battute come fossero oro colato. Va da sé che carrellate di mostri sacri di un passato condiviso ti sfilano davanti per un'ora abbondante allegando aneddoti di improbabile quotidianità: Rossellini e la figlia da corteggiare, Trovajoli grandi cene ed indimenticabili musiche, gli anni di scuola in banco con Carlo Verdone. E poi ancora gaffes più o meno volontarie al Ritz di Parigi con la regina di Persia, equivoci di squisita mondanità girovagando tra set cinematografici, night club e sale da gioco di mezzo mondo. Spontaneità, una volgarità che mai offende o scandalizza, rapidi passaggi tra emotività e leggerezza, ecco la sua cifra stilistica.
La folgorazione in quel di Cortina, dove la madre di tutte le vacanze di Natale gli spalancherà la porta (anzi il portone) di un successo impensabile. Ma soprattutto e sopra-tutti la figura monolitica, quasi inaccessibile, del padre Vittorio. Icona statuaria, profonda ed ingombrante che gli ha lasciato prematuramente in eredità un cognome - biglietto da visita per aprire qualsiasi porta - e... parecchi debiti. Il gioco d'azzardo, ossessione di De Sica senior che faceva scegliere ai figli la destinazione della prossima vacanza in un ventaglio di nomi quali Sanremo, Saint-Vincent, Montecarlo - il tutto per l'ilarità generosa del pubblico.
Pubblico che applaudirà incondizionatamente lo show man, certo appesantito dai quasi settant'anni ma che non perde occasione di dimostrare quanto ancora si diverta sul palco. Accompagnato dal più classico dei quartetti jazz propone un format in cui alterna intervista a spontaneità zero al confronto con i riferimenti musicali che lo hanno segnato: il 'nostro' Lelio Luttazzi, per quando la vita ti sorride e Frank Sinatra «per quando devi andare dal commercialista e prevedi una giornata poco entusiasmante (per usare un eufemismo). Ancora risate, tante, spontanee, genuine, grasse.
La canzone popolare romanesca, gli esordi giovanissimi in RAI lanciato da Maurizio Costanzo. Non può mancare il rember Sordi, colui che ha inventato la commedia italiana a detta di CDS e l'ultimo omaggio al padre con 'Parlami d'amore Mariù', primo successo musicale del medesimo datato anni '30. Abbraccio infinito del pubblico, bacio al cielo, fila interminabile per gli autografi, un giro di slot e... ci rivediamo tutti a Natale!