18 agosto 2025
Aggiornato 11:30
Tutto è cominciato lo scorso agosto

Trieste: 18enne perseguita un minore, scatta il divieto di avvicinamento

La polizia di Stato del capoluogo giuliano è arrivata a lui a conclusione di un’attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento emesso dal Gip di Trieste, con il quale è stato applicato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa è stato notificato al ragazzo dal personale della sezione ‘reati contro la persona’ della sq

TRIESTE – Bullizzato e oggetto di estorsione di denaro. Vittima di un (appena) 18enne, un minorenne di Trieste che per tempo è stato bersaglio di continui atti vessatori e ripetute richieste di denaro che avrebbero dovuto porre fine ai maltrattamenti.

Indagato per atti persecutori
B.G., queste le iniziali del ragazzo di 18 anni finito nei guai, è ora indagato per atti persecutori, tentata estorsione e percosse. La polizia di Stato del capoluogo giuliano è arrivata a lui a conclusione di un’attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento emesso dal Gip di Trieste, con il quale è stato applicato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa è stato notificato al ragazzo dal personale della sezione ‘reati contro la persona’ della squadra mobile.

Tutto è cominciato lo scorso agosto
La vittima, dapprima, ha ricevuto una pluralità di messaggi minatori attraverso i social, seguiti da prospettate conseguenze giudiziarie connesse al fatto che l’indagato ha vantato conoscenza nelle forze dell’ordine, fino a presentarsi lui stesso come appartenente a una forza armata. Successivamente, il minorenne è stato avvicinato in strada, spinto contro un muro e percosso.

Da qui un’escalation di pedinamenti, minacce e richieste di soldi
B.G. è quindi arrivato ad appostarsi fuori dalla scuola frequentata dal ragazzino, alla cui madre, soccorsa in aiuto del figlio, in una circostanza, l’indagato ha anche avanzato una richiesta di denaro, con la precisazione che, comunque, avrebbe picchiato il ragazzo colpendolo con un pugno, per averlo fatto arrabbiare. Il ragazzo incurante ha confermato i suoi propositi anche a una pattuglia della polizia intervenuta alla frequentata scuola della vittima che oltre a essere profondamente turbata dai fatti ha modificato anche le proprie abitudini di vita. Per il reiterate delle condotte illecite il Pm titolare dell’indagine ha chiesto al Gip l’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dal minore; il provvedimento è stato notificato all’indagato nel pomeriggio dello scorso 18 novembre. Laddove tali atteggiamenti dovessero protrarsi, B.G. rischia un aggravamento, con l’applicazione di misure detentive.