3 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Ambiente

Dipiazza: "A Servola situazione preoccupante. La Regione riveda l'Aia"

Come ha sottolineato l'assessore Polli, "dal 2011 al 2016 la situazione non è cambiata". Per il sindaco, "prioritario tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini e non gli interessi imprenditoriali"

TRIESTE«I dati fornitici dall'Arpa a seguito delle nostre richieste inviate a inizio dello scorso dicembre, fanno emergere una situazione di grande allerta che non è stata tenuta a debita considerazione dalla Regione nel rilascio dell’Aia. E’ quindi urgente rivedere l’Aia: è prioritario tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini e non gli interessi imprenditoriali. Riteniamo urgente e di primaria importanza chiedere alla Regione la riapertura di un tavolo». E' quanto espresso dal sindaco Roberto Dipiazza stamane in conferenza stampa sulla situazione di Servolache emerge dal rapporto dell’Arpa. Alla conferenza stampa erano presenti l’assessore all’Ambiente Luisa Polli, il professor Pierluigi Barbirei che ha illustrato tecnicamente i dati, e i rappresentanti dei Comitati dei cittadini e delle Associazioni ambientaliste che fanno parte del gruppo di lavoro sulla Ferriera di Trieste.

«Situazione preoccupante in base ai dati che ci ha fornito l'Arpa – ha aggiunto l'assessore comunale all'Ambiente Luisa Polli – che riguardano la deposizione delle polveri emesse dallo stabilimento che vengono respirate dai cittadini e che si depositano anche sugli alimenti. In sostanza, la situazione delle emissioni, come ci dice l’Arpa dal 2011 al 2016, non è cambiata. I documenti evidenziano, inoltre, come tutto il perimetro dello stabilimento sia una sorgente di emissioni che si vanno ad estendere per un raggio di 400 metri nell’abitato di Servola»«Inoltre – continua Polli – emerge che nonostante l’Arpa avesse individuato e segnalato le maggiori criticità, tra queste la cokeria, non sono stati adottati nell’Aia adeguati metodi di rilevamento in via continuativa nelle vicinanze delle fonti di maggiori emissioni»

Il professor Luigi Barbieri, consulente del Comune sulla questione Ferriera, oltre a spiegare quali sostanze cancerogene si possono trovare nelle emissioni ha rilevato che «E' necessario e di fondamentale importanza invece utilizzare la strumentazione nei punti più critici, sia per quanto riguarda il rilevamento di benzo(a)pirene che di benzene, per evitare lo stress ossidativo prodotto da queste due sostanze inquinanti». Il sindaco Dipiazza ha dichiarato la volontà a mantenere alta l'attenzione su questi temi, continuando a lavorare con serietà per la verifica di ogni aspetto affinchè la salute dei cittadini e l’ambiente siano realmente tutelati e ha ribadito l'urgenza della riapertura di un tavolo con la Regione per rivedere l'Aia.