25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Istruzione e formazione

Pd: “Dipiazza strumentalizza le scuole per sabotare riforma Uti”

Di Francesco: “Critiche strumentali e tardive, non si sono mai presentati agli incontri sul trasferimento degli immobili scolastici da Provincia a Comune”. Pino: “Restituiamo loro le scuole meglio di come le abbiamo ricevute”

TRIESTE - Con l’eliminazione delle Province e l’istituzione delle Uti, buona parte del patrimonio immobiliare scolastico della Provincia passerà alla gestione del Comune. In seguito alle accuse dell’assessore Lorenzo Giorgi sull’operato delle Province, gli ex assessori provinciali all’edilizia scolastica e formazione Adele Pino (oggi segretaria del Pd di Trieste) e Mariella Magistri de Francesco, hanno organizzato una conferenza stampa per replicare agli attacchi del Comune.
«La Giunta Dipiazza usa le scuole per boicottare la legge sulle Uti. Mettono a rischio l’attività scolastica pur di fare strumentalizzazione politica – dichiarano gli assessori - l’allarme della giunta Dipiazza è strumentale e tardivo: non si sono mai presentati agli incontri sul trasferimento del patrimonio immobiliare scolastico organizzati dalla Provincia in tutti questi mesi. Anche nell’ultimo tavolo, in ottobre, non si sono visti né assessori né dirigenti del Comune di Trieste»

A rischio la continuità amministrativa

«Ci siamo confrontati con i funzionari comunali – precisa di Francesco - certamente competenti, ma era doverosa la presenza anche degli assessori, che hanno invece dimostrato totale disinteresse per la questione e ora lanciano l’allarme solo per tentare di rallentare l’applicazione della riforma sugli enti locali Uti. Così rischiano di danneggiare studenti e famiglie, perché mettono a rischio la continuità amministrativa, il proseguimento dei numerosi interventi edilizi in corso e la continuità della programmazione scolastica».


Le scuole sono sicure
Secondo Adele Pino «il Comune, invece di criticarci, dovrebbe ringraziarci: restituiamo loro le scuole meglio di come le abbiamo ricevute. Ricordo infatti che la gestione delle scuole secondarie superiori è passata alla Provincia solo nel 1993: prima erano del Comune. Noi abbiamo investito moltissimo in questi dieci anni, perché le scuole sono state prioritarie nell’azione di governo».

Almeno 30, dichiara di Francesco, i milioni spesi per la messa in sicurezza della scuole, utilizzando tutti i fondi a a disposizione, anche gli avanzi di bilancio dei progetti non realizzati. «Il percorso di messa a norma e in sicurezza delle scuole non è certamente finito – conclude l’assessore - e deve andare avanti: è stato concordato in ogni passaggio con tutte gli organi vigilanti, dalla Prefettura all’Azienda sanitaria ai vigili del fuoco. E’ ovvio che edifici così vetusti e grandi come quelli triestini vanno sistemati in più fasi ed è quasi sempre impossibile svuotarli e rifarli completamente. Vale per le scuole che erano di competenza della Provincia e per quelle comunali, e la giunta Dipiazza lo sa benissimo».