4 maggio 2024
Aggiornato 11:30
La sede sarà in via Chico Mendes

Monfalcone, la Protezione civile avrà una nuova sede

4900 mq destinata al gruppo di volontari e ai loro mezzi. Progetto pronto e spesa prevista di 1 milione e 200 mila euro

MONFALCONE - Giunge alla sua conclusione l'iter del progetto per la realizzazione della nuova sede della Protezione Civile in via Chico Mendes. La spesa prevista è di un milione e 200mila euro, di cui 100.000 di contributo regionale. Qualche anno fa l’amministrazione comunale aveva individuato l'area - in origine di proprietà del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Monfalconese e di recente acquisita dal Comune - da destinare a nuova sede per il corpo volontario che a Monfalcone conta circa 80 persone,  60 uomini e 20 donne. Questo gruppo è in grado di operare sia in ambiente marino e sia in quello carsico, oltre che in città e nella zona industriale. Attualmente la logistica, che si riflette sull’aspetto operativo e organizzativo, evidenzia dei punti deboli: da un lato l’aumento di mezzi e di attrezzature a disposizione, dall’altro la limitazione di spazi atti ad ospitarli. Ad oggi parte dei mezzi è ospitata nell’ex Mercato Coperto di Monfalcone in Via S. Francesco, l’area magazzino trova spazio in due box di Via Biancospino e i mezzi nautici sono ospitati temporaneamente alla società nautica Timavo. Lo spazio della nuova sede in via Chico Mendes conta circa 4900 mq e si trova nelle immediate vicinanze di Via Grado, una tra le principali arterie di collegamento in entrata ed uscita dalla città: dista meno di 2 km da Staranzano, meno di 2,5 da Monfalcone, e poco più di 3 dal Carso. Il progetto prevede la realizzazione di una sede con due spogliatoi (uno maschile e uno femminile), servizi igienici con docce, un'autorimessa per otto mezzi, un magazzino, una cucina per le emergenze, nonché diverse sale (riunioni, coordinatore, comunicazioni) e un laboratorio radio. Gli spazi esterni saranno divisi in tre aree funzionali: una per l’autorimessa dei mezzi pesanti che dà accesso sia al piazzale per le esercitazioni che allo spazio di accoglienza, la seconda di servizio e supporto all’attività dell’ente ma anche luogo d’emergenza e spazio conviviale di associazione e aggregazione, e infine uno spazio necessario per l’atterraggio di un elicottero in caso di emergenza