29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Viaggi e famiglia

Viaggiare con i bambini? Meglio andare al mare che in città

Dovendo viaggiare in famiglia e con i bambini, e dovendo scegliere il luogo di villeggiatura cos’è meglio? Un’indagine svela quanto l’Italia sia «family friendly» e quali siano le mete più adatte quando si hanno dei bambini al seguito.

Vacanze in famiglia, meglio al mare quanto a servizi
Vacanze in famiglia, meglio al mare quanto a servizi Foto: Shutterstock

I dati rivelano che dopo anni di prudenza e difficoltà economiche, le famiglie italiane ritornano ad affollare i luoghi di villeggiatura e a spendere per le vacanze. Secondo l’Istat, nel 2015 le spese da parte delle famiglie per i servizi ricettivi e di ristorazione sono aumentare dell’11% rispetto all’anno precedente, segnando una media di 122,39 euro mensili per nucleo familiare rispetto ai 110,26 euro mensili del 2014. Ma viaggiare in famiglia, con dei bambini al seguito, spesso non è agevole, anche perché in Itala manca ancora un’attenzione adeguata nei confronti del turismo familiare e delle particolari esigenze delle famiglie.

La Giornata Internazionale della Famiglia
La famiglia è importante, e per celebrarla si dato vita alla Giornata Internazionale della Famiglia, che si celebra il 15 maggio. Ma la famiglia è tenuta in considerazione anche dalle strutture ricettive? Per capirlo, Hundredrooms ha svolto una ricerca ad hoc. Nello specifico, l’indagine ha inteso individuare la percentuale di alloggi ‘family friendly’ presenti nelle più importanti città italiane e in alcune delle più note località balneari – percentuale che è stata calcolata in base al numero totale di alloggi turistici a disposizione. Con l’espressione ‘family friendly’ ci si riferisce invece a case vacanze e appartamenti che dispongono di lavatrice, letti e culle a disposizione di chi ha bimbi piccoli, spazi per animali domestici e spazi esterni dove i bambini possano giocare in piena sicurezza.

I risultati
I risultati dell’indagine hanno rivelato alcune aspetti interessanti. Per esempio, a essere risultate più ‘family friendly’ sono le località di mare, mentre le grandi città presentano percentuali molto più basse – nonostante siano meta di migliaia di turisti ogni anno.

La classifica dei migliori
In base all’indagine sono risultati tra i luoghi più attenti alle esigenze familiari, località come Viareggio e Formia, che presentano oltre il 29% di alloggi family friendly e oltre il 6% di alloggi con culla a disposizione. Il 20% è superato anche da Gaeta e Isola d’Elba, di poco distaccate da Alghero, con il suo 19%. Taormina e Sorrento contano un 16% circa di alloggi family friendly, mentre gli appartamenti turistici con culla variano tra l’8% e il 9%.

E le città?
Come accennato, le città non brillano per servizi family friendly. Per esempio, grandi città come Milano, Torino e Napoli non vanno oltre il 5-6%. Sale di poco Firenze con il suo 6,3%. Un po’ meglio, ma non troppo, Roma, Palermo e Bologna dove gli alloggi family friendly sono circa il 7%, mentre quelli con culla sono il 19,5% a Roma, l’11% a Palermo e il 2,8% a Bologna. I dati forse possono spiegare il perché le località di mare sono spesso le più scelte dalle famiglie con bambini al seguito: può essere che sia perché al mare le vacanze sono più all’insegna del relax e del divertimento e pertanto le strutture si adeguano alla maggiore richiesta delle famiglie. Ma il minore afflusso delle famiglie nelle città può altrettanto essere spiegato dal fatto che mancano troppi servizi adatti.