26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Mamme e Bambini

Allattamento al seno: il miracolo svelato

La trasformazione delle cellule è alla base della produzione di latte da parte della mamma

Come cambia il corpo durante l'allattamento
Come cambia il corpo durante l'allattamento Foto: Shutterstock

MELBOURNE - Eh sì, è un vero e proprio miracolo quello dell’allattamento al seno. La natura mette a disposizione il cibo migliore che si possa avere per una nuova creatura. Siamo talmente abituati a vedere cotanta magnificenza che quasi non ci facciamo più caso. Ma il prodigio è davanti ai nostri occhi e alcuni ricercatori australiani sono anche riusciti a capire cosa accade realmente nel corpo di una donna.

Una mutazione cellulare
Cosa accade, davvero, nel corpo di una donna quando aspetta un bambino? Se lo sono chiesti alcuni scienziati del Walter ed Eliza Sala Institute of Medical Research che hanno voluto indagare a fondo sulla questione. Dai loro risultati è emerso che alla base di tale prodigio ci sono le cellule del seno che si modificano appositamente per il lieto evento.

Il primo cambiamento inizia in gravidanza
Le cellule del seno iniziano a modificarsi in gravidanza formando un quantitativo elevato di cellule che posseggono due nuclei. Si tratta delle cellule che saranno preposte alla produzione di latte durante l’allattamento. È importante precisare che tale modifica scomparirà totalmente non appena si smette di nutrire il proprio piccolo al seno. «Questo processo - che dura solo per la durata della lattazione - è importante per il neonato quando il latte materno è l'unico nutriente», spiega Jane Visvader del Walter e Eliza Sala Institute.

Risultati ottenuti grazie alla tecnologia 3D
Gli scienziati sono riusciti ad arrivare a tali conclusioni grazie a una tecnologia di imaging in 3D che ha consentito di evidenziale le cellule binucleate. «La nostra ricerca ha dimostrato come i mammiferi, compresi gli esseri umani, erano pronti ad adattarsi alla gravidanza in maniera da sostenere al meglio la sopravvivenza dei loro bambini», ha spiegato Geoff Lindeman, coautore dello studio. «Sulla base della loro presenza in cinque diverse specie, questi risultati suggeriscono che questo processo è evoluto nei mammiferi come meccanismo atto a massimizzare la produzione di latte, essenziale per nutrire il neonato e la sopravvivenza delle specie di mammiferi», conclude Lindeman.