19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Lutto nell'alta gastronomia

E' morto il grande chef francese Roger Vergé

All'età di 85 anni se ne è andato uno dei più grandi chef di cucina francese della seconda metà del secolo scorso

MOUGINS - Diversamente da come viene inteso da noi il ruolo sociale di un grande chef di cucina, dove solo da una decina d'anni i grandi cuochi italiani hanno fatto breccia nel mondo dei media che contano, in Francia questo "mestiere" è stato sempre equiparato alle più onorate funzioni, degne dei più alti livelli di popolarità. Tutti conoscono un grande chef che abbia raggiunto i massimi allori in campo gastronomico, e tutti ne onorano la scomparsa, come quando se ne va un grande politico, una star dello sport o un grande attore.

ROGER VERGÈ - Nacque nella regione dell'Allier -nota anche per le sue foreste che forniscono i pregiati legni utilizzati per fabbricare le barrique- nel 1930, esattamente 20 giorni dopo che a Milano nacque Gualtiero Marchesi, il più grande chef italiano della seconda metà del secolo scorso, anch'esso curiosamente amante dell'arte così come della cucina, esattamente come Vergé. Il suo grande momento di gloria lo visse negli anni '70, quando nel giro di cinque anni si meritò la prima, la seconda e la terza stella Michelin nel suo bellissimo ristorante di Mougins, Le Moulin de Mougins, nell'immediato entroterra di Cannes.

LA NOUVELLE CUISINE - Anche lui fece parte di quella piccola truppa di giovani chef capaci, trasgressivi ed ambiziosi, che demolirono la vecchia concezione di cucina francese troppo ricca di grassi, di panna e di salse dense, contribuendo alla diffusione della Nouvelle Cuisine, in una regione come la Provenza, che più di altre -tenuto conto del clima- necessitava di un alleggerimento degli ingredienti più grassi, quelli che coprivano i sapori e i colori dei prodotti del Sud della Francia, a partire dalle verdure e del pesce fresco.

MEZZO SECOLO DI SUCCESSI - La sua epopea durò dalla metà degli anni sessanta fino al 2003, quando abbandonò i fornelli e un pubblico fatto di star del cinema e di miliardari di ogni dove che occupavano spesso il centinaio di coperti disponibili al Moulin, cedendo il mestolo del comando ad Alain Llorca, che a sua volta onorò il compito di sdoganare il blasonato ristorante nel nuovo millennio, prima che il Moulin passasse di nuovo di mano.

UN MONUMENTO - Considerato un monumento nella sua arte, nel suo mestiere, a Vergé -cosa rara- fu dedicato un monumento mentre era ancora in vita, collocato all'ingresso del vecchio borgo di Mougins, monumento che ora lo ricorderà per sempre.