29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Orrori da mangiare

EXPO 2015: ecco le cose più bizzarre da assaggiare

Lungi da discutere i gusti personali e le tradizioni di paesi lontani, però inutile nascondere che al cattivo gusto si potrebbe porre un limite. O no?

MILANO - Certo, se chi lo afferma è considerato il miglior cuoco del mondo ci si può anche credere. Qualche anno fa fu il caso di Ferran Adrià che ad un convegno sull'alimentazione del futuro invitò al consumo di diverse varietà di alghe, che, oltre ad avere un senso gastronomico, potrebbero anche risolvere parte del problema della fame in diverse parti del mondo diverso da quello occidentale, e tutto sommato le alghe hanno fatto progressi nel posizionamento alimentare dell'occidente. Dal sushi a insalate dai sentori iodati esotici, le alghe tutto sommato le cominciamo ad accettare, anche se per ora vince ancora la lattuga di terra e non quella di mare sulle nostre tavole.

ALGHE, MICROALGHE E MEDUSE - Già in uso presso gli Atzechi, trasformate in una pasta dal colore verde-azzurro o ridotte in polvere, hanno un elevato valore nutritivo  e costituiscono un’importante potenzialità per i nuovi cibi. Con le microalghe si possono ad esempio cucinare le tagliatelle. Con le meduse in salamoia viene ad esempio benissimo il tempura. Inoltre la Cotylorhyza tuberculata o Cassiopea mediterranea, una scifomedusa (si chiama proprio così ...) diffusa sulle coste pugliesi, oltre ad essere uno dei cibi del futuro contiene un composto attivo che previene il tumore al seno. Ovviamente gli studiosi sono in grado di distinguere le varietà tossiche da quelle commestibili

GLI INSETTI - Qui il guru di turno è identificabile in un altro numero uno della cucina mondiale, il danese René Redzepi, che manda periodicamente i suoi ragazzi per boschi e radure della campagna scandinava alla ricerca di bacche, licheni, muschi e radici, ma senza dimenticare gli insetti, quindi grilli, cavallette, larve di coleotteri  e formiche in primis: da questi animali, ricchi di proteine e proprietà nutrizionali, si possono produrre farine di colore giallo-marrone che, lavorate come una comune farina di frumento, sono ottime per preparare dei deliziosi muffin. Con le larve di formiche, raccolte dalle radici della pianta agave, si prepara invece l’Escamoles, o caviale d’insetto, un piatto messicano d’élite che pare ricordi come sapore e consistenza il formaggio. Viene servito fritto o insieme ad omelette e tacos. Nel suo ristorante, il Noma di Copenaghen, Redzepi serve anche un curioso succo di formiche pressate e fermentate, dal particolare profumo e sapore che ricorda il lemon grass

PESCI E RAGNI - Il pesce pene non ha oggettivamente un aspetto accattivante, ma è una pietanza molto amata dagli orientali, che in Occidente al momento evoca solamente l’organo genitale maschile, mentre i ragni fritti sono molto amati in Cambogia e prevalentemente nella cittadina di Skoun. Un tempo, durante il regime dei Khmer Rossi, erano una risorsa quando scarseggiava il cibo. Ora vengono invece insaporiti con zucchero e sale. Perplessi? Beh, a pensarci bene anche il calamaro non ha un aspetto molto diverso dal pesce pene, e che dire delle «moleche», l granchietto in muta che si mangia anche da noi fritto? Tutto intero.

SERPENTI - Il vino di serpente si ottiene mettendo in un infuso alcol e o il corpo intero del rettile o i suoi fluidi corporei. Pare sia un ottimo ricostituente, mentre in Giappone, in alcuni ristoranti pare le espongano in vetrina mentre si arrampicano. Ne scelgono una, le tagliano la gola e con il sangue che ne fuoriesce mescolato all’alcol preparano una bevanda con proprietà, a quanto sembra, afrodisiache. La vipera viene poi fritta o cucinata con le cipolle. Beh, non è che con le anguille del delta del Po ci si comporti in maniera molto più delicata. Comunque questi sono solo alcuni dei cibi e dei piatti più strani del futuro che potrebbero essere esposti nei Padiglioni di Expo. Alcuni di questi alimenti sono molto ricchi di proteine e potrebbero andare a sostituire altre pietanze a base di animali più comuni, dato che il pianeta è sempre più affollato. Buon appetito