«Van Gogh - L'uomo e la terra»
La curatrice Kathleen Adler: «E' una mostra fatta apposta per Milano n preparazione a Expo 2015, ci mostra un Van Gogh che si preoccupa del mondo intorno a sé, come noi oggi viviamo in un mondo che cambia molto velocemente, così Van Gogh all'epoca: l'industrializzazione cambiava il paesaggio, cambiavano le pratiche di lavoro delle persone».
MILANO - Vincent Van Gogh è uno degli artisti più noti al mondo e i suoi dipinti più celebri sono entrati nell'immaginario collettivo, oltre che nella nostra vita di tutti i giorni. Ma la mostra che si apre a Palazzo Reale a Milano, «Van Gogh - L'uomo e la terra», a cura di Kathleen Adler offre comunque un punto di vista diverso e interessante, piuttosto lontano dal «già visto».
Benedetta Calzavara, coordinatrice scientifica dell'esposizione: «E' una mostra fatta apposta per Milano - ci ha spiegato - in preparazione a Expo 2015, ci mostra un Van Gogh che si preoccupa del mondo intorno a sé, come noi oggi viviamo in un mondo che cambia molto velocemente, così Van Gogh all'epoca: l'industrializzazione cambiava il paesaggio, cambiavano le pratiche di lavoro delle persone».
A colpire in particolare è il dialogo quasi meta artistico tra il tema della terra e la concretezza con cui Van Gogh la reinventava nei suoi disegni e nei suoi dipinti, dai quali si percepisce un senso di realtà che va oltre la semplice mimesi.
«Questa terra - ha aggiunto Calzavara - la vediamo nei toni della sua pittura, soprattutto all'inizio, questa volontà di essere vicini a questa realtà materiale delle cose, nella scelta dei soggetti, o dei materiali stessi della pittura».
La mostra presenta alcuni capolavori come il Ritratto di Joseph Roulin o il magnifico disegno preparatorio per uno dei quadri di Van Gogh più famosi in assoluto, I mangiatori di Patate.
Sponsor principale dell'esposizione di Palazzo Reale è il Gruppo Unipol di cui Alberto Federici è il direttore della comunicazione. «Per noi Milano è un luogo fondamentale - ci ha spiegato - è il luogo nella quale lavorano la gran parte dei nostri dipendenti, moltissimi clienti, moltissime agenzie, nell'area milanese e in Lombardia. E quindi questa mostra è veramente utile per rinsaldare il legame con la città di Milano».
La mostra di Palazzo Reale resterà aperta, tirando in qualche modo la «volata» a Expo, fino all'8 marzo 2015.
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