1 dicembre 2023
Aggiornato 07:00
Musica

Jordi Savall: «con la musica non si può mentire»

L'artista spagnolo sarà a Roma martedì prossimo per presentare «Spirito d'Armenia», un concerto di musica armena tradizionale realizzato dal suo storico ensemble Hespèrion XXI insieme a un gruppo di musicisti armeni

ROMA - Jordi Savall, uno dei massimi interpreti mondiali della musica del periodo rinascimentale e barocco, sarà a Roma martedì prossimo per presentare «Spirito d'Armenia», un concerto di musica armena tradizionale realizzato dal suo storico ensemble Hespèrion XXI insieme a un gruppo di musicisti armeni.
L'appuntamento è per martedì 14 gennaio alle 20.30 presso la Iuc (Istituzione Universitaria dei Concerti), nell'Aula Magna dell'Università La Sapienza di Roma.

19 BRANI ESEGUITI - La musica armena, espressione di una delle più antiche civiltà cristiane d'Oriente, è sopravvissuta miracolosamente a periodi convulsi e drammatici: il concerto diretto dal grande maestro catalano prevede l'esecuzione di 19 brani, che vanno dalle ballate anonime medievali a canti tradizionali raccolti nell'800 e nel '900. Una musica ora nostalgica, ora contemplativa, talvolta vivace, ma sempre coinvolgente ed emozionante, perché riflette in modo autentico e profondo lo spirito di un popolo dalla storia antica e travagliata. Lo stesso Savall, oltre a dirigere, suonerà la ribeca, la viella e la viola d'arco.
Il concerto è organizzato con il supporto del dipartimento di Cultura della Generalitat de Catalunya e dell'Istituto Ramon Llull di Barcellona. Alle 15.30 si terrà invece un incontro di Jordi Savall con il pubblico e gli studenti presso il Conservatorio «Santa Cecilia».

DEDICATO ALLA MOGLIE - «Spirito d'Armenia» è idealmente dedicato da Savall anche a sua moglie, la soprano Montserrat Figueras, recentemente scomparsa. Figueras provava grande ammirazione per i musicisti armeni e grande interesse per gli strumenti tradizionali della musica d'Armenia. Fra questi, martedì sarà possibile ascoltare il duduk, il più antico strumento armeno sopravvissuto e perciò divenuto un simbolo dell'identità nazionale. Si tratta di uno strumento ad ancia doppia, perciò appartiene alla famiglia degli oboi, ma il suo suono è più scuro e ricorda piuttosto il clarinetto o il sassofono. Tipica del duduk è la sua capacità di esprimere le inflessioni e gli umori della lingua armena. Si potrà scoprire anche la kamantcha, uno strumento presente in un'ampia zona, che va dall'Armenia al Kashmir: questo lontano antenato del violino ha una cassa armonica tondeggiante e un numero variabile di corde - da due a cinque - suonate con un arco, che producono un suono delicato e cantabile.

LA CARRIERA - Jordi Savall è una figura eccezionale nel panorama musicale attuale. Per oltre 30 anni si è dedicato alla scoperta di tesori musicali abbandonati: trent'anni anni di ricerca e studio, sia come violista che come direttore. A partire dal 1970 ha inciso come solista o direttore i capolavori del repertorio per viola da gamba, divenendo rapidamente uno dei più grandi interpreti di questo strumento. Con i tre gruppi musicali Hesperion XXI, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, fondati insieme a Montserrat Figueras, Savall ha esplorato e dato vita a un universo di emozioni e bellezza, restituendolo a milioni di amanti della musica, facendo conoscere al mondo la viola da gamba e le musiche dimenticate di diversi paesi e accreditandosi così come uno dei principali difensori della musica antica.

ARTISTA DELLA PACE - Personalità musicale fra le più eclettiche della sua generazione, Savall è stato insignito, tra gli altri, di titoli come Ambasciatore per il dialogo interculturale e Artista per la pace. Da qualche anno ha rivolto la propria attenzione anche alle tradizioni musicali dei popoli del Mediterraneo e del vicino oriente: spesso si tratta di patrimoni di cui non resta quasi nessuna testimonianza scritta e che quindi sono consegnati principalmente alla memoria di chi ancora coltiva quelle antiche tradizioni, come la musica in Andalusia al tempo degli arabi e ad Istanbul all'epoca dell'Impero Ottomano e ora quella dell'Armenia.

VINCITORE DEL PREMIO ECHO KLASSIK 2013 - Le musiche armene sono state incise da Savall nel cd «Esprit d'Armenie», pubblicato nel 2012 da Alia Vox, la casa discografica da lui fondata nel 1998. Questo cd è tra i vincitori del prestigioso premio Echo Klassik 2013, uno dei più ambiti riconoscimenti del mondo nell'ambito della musica classica. Il suo ultimo cd Omaggio alla Siria è stato scelto dal New York Times come una delle migliori incisioni del 2013 con questa motivazione: «Jordi Savall è il massimo idealista della musica, che unisce interpreti di culture rivali in affascinanti progetti interculturali». Dalla sua immensa cultura ed esperienza nasce anche una serie di i libri-cd editi da Aliavox, rappresentativi dei suoi viaggi tra musica, letteratura, filosofia, arte e storia, sapientemente orchestrati con un'attenta regia. I primi tre titoli sono Dinastia Borgia. Mare Nostrum e Don Quijote de la Mancha.