20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Intervista al mensile «MAX»

Robbie Williams: Grazie a Ayda sono rinato

Il cantante tesse a suo modo le lodi della moglie: «Ama il calcio, ne capisce davvero. Questo fa di lei la mia donna ideale. Le pillole e le droghe erano le mie medicine. Le usavo insieme all'alcol per curare un problema che già c'era e che si è esasperato trasformandosi in qualcosa di molto peggio»

LONDRA - «Le pillole e le droghe erano le mie medicine. Le usavo insieme all'alcol per curare un problema che già c'era e che si è esasperato trasformandosi in qualcosa di molto peggio». Robbie Williams non nasconde il suo passato, ora che vive un momento di grazia, sottolineato dalla nascita della prima figlia Teodora e dall'uscita del nuovo album «Take the Crown».

LA DONNA IDEALE AMA IL CALCIO - In un'intervista al mensile «Max» si dice rinato, soprattutto grazie a sua moglie Ayda Field, l'attrice americana di cui il cantante tesse a modo suo le lodi: «Ama il calcio, ne capisce davvero. Questo fa di lei la mia donna ideale».

ROBBIE PITTORE - Altre curiosità del suo bizzarro essere star: ad esempio, mal sopporta la sua enorme casa di Los Angeles: «Sono cresciuto dentro una specie di ripostiglio, e non riesco a dormire in spazi troppo estesi». E dipinge: «Stavo attraversando la fase 'non voglio più essere una popstar' quando mi sono avvicinato all'arte».