Il nipote di Clark Gable nei guai per un puntatore laser

LOS ANGELES - Il giovane, e avvenente, nipote 23enne di Clark Gable è stato condannato a 10 giorni di carcere per aver puntato un laser verde contro un elicottero della polizia di Los Angeles che stava sorvolando le colline di Hollywood. Il broadcaster locale «City News Service», citato da diversi tabloid, fa sapere che Clark James Gable alla fine se l'e' cavata con un solo giorno in cella e tre anni di «libertà vigilata».

Il mese scorso, Gable si era dichiarato colpevole per l'uso improprio di un puntatore laser. Contro di lui pesavano ben tre capi d'imputazione legati ai reati connessi con un simile oggetto in relazione alla sicurezza di un velivolo: il giovane rischiava fino a tre anni di carcere.
Stando alle ricostruzioni fornite dai media, Gable junior avrebbe infatti puntato per ben tre volte il laser in direzione dell'elicottero mentre viaggiava a bordo in un auto come passeggero, il 28 luglio scorso. L'aggravante è che il suo puntatore laser non era un banale portachiavi o giocattolo, ma aveva una potenza di 52 mW: di fatto un'arma dai potenziali effetti micidiali, di cui sono illegali non solo la vendita ma anche la produzione.

Il segnale del laser era così forte che gli agenti in elicottero sono riusciti ad atterrare nel punto esatto dove si trovava Gable, ed effettuare immediatamente l'arresto. Aspirante attore, Clark James è l'unico nipote che l'interprete di 'Via col Vento' ha avuto con la quinta moglie Kay Williams. La Federal Aviation Administration americana fa sapere che il numero di incidenti causati da puntatori laser contro aerei ed elicotteri è praticamente raddoppiato in un anno: dai 1.527 casi nel 2009 ai 2.836 del 2010.