19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Smentita la partecipazione a Sanremo

D'Alessio: «D'accordo con uso dialetto nelle canzoni, sono precursore»

«Trio con Ranieri e Daniele non è vero, ma sarebbe bella idea»

ROMA - Anche Gigi D'Alessio smentisce la sua partecipazione a Sanremo con Massimo Ranieri e Pino Daniele. «Un trio con un brano in napoletano. Non c'è nulla di vero, però. Ma è una bella idea: se me lo proponessero ne sarei onorato. Del resto - spiega il cantante al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, in edicola domani - l'idea di reintrodurre la possibilità di presentare brani in dialetto mi pare ottima. I dialetti sono le nostre radici, la nostra cultura. Certo, bisogna vedere se poi i brani in dialetto funzionano anche fuori dal Festival di Sanremo. Allora io col napoletano potrei dire di aver precorso i tempi».

E sul figlio che presto avrà dalla compagna Anna Tatangelo: «Credo che per certi aspetti troverà un mondo migliore del nostro perché la tecnologia, se usata bene, e la ricerca scientifica facilitano la vita. Però nascerà in una società che va troppo di corsa, anche quando non ce n'è bisogno. Se la pagina di un sito internet non si visualizza subito cominciamo a smaniare; se il cellulare impiega qualche secondo a prendere la linea ci innervosiamo. Mi ricordo - racconta - che una volta per fare una telefonata dovevi trovare il gettone, cercare il numero sull'agendina, fare la fila fuori dalla cabina telefonica. In fondo, c'era un fascino pure in questo».

D'Alessio ha dato il suo sostegno al progetto dell'Anlaids (Associazione nazionale della lotta contro l'Aids) che in Guinea Bissau aiuta le mamme sieropositive a far nascere bambini sani. «Ho scritto una canzone, Gente come noi, che sarà la colonna sonora degli spot della Giornata mondiale della lotta all'Aids. E poi nei miei concerti sensibilizzo i ragazzi su questa iniziativa», chiude il cantante.