29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Cinema

Cannes, De Van: film non era pensato per Marceau-Bellucci

«Ne te retourne pas» non convince, fischiato dalla stampa

PARIGI - Sophie Marceau e Monica Bellucci, due dive icone del glamour desiderate da ogni regista, non bastano a convincere i giornalisti di Cannes: il film psicologico-fantastico «Ne te retourne pas» (Don't Look Back), firmato dalla cineasta francese Marina de Van, fuori competizione, ha provocato qualche fischio, qualche applauso, ma soprattutto un grande silenzio perplesso durante la proiezione riservata alla stampa a mezzanotte.

Si tratta della seconda opera della regista, dopo l'acclamatissimo «Dans ma peau» (Nella mia pelle, 2002), la quale, in un'intervista ad Afp spiega: «Ne te retourne pas» è un «thriller psicologico che utilizza il codice del fantastico e meraviglioso per raccontare un dramma psicologico». «Da tempo mi girava la storia nella testa. Il film non è stato scritto per il duo Marceau-Bellucci, ma l'idea di utilizzare due icone mi sembrava interessante», ha aggiunto.

Sophie Marceau (ma anche Monica Bellucci) interpreta Jeanne, autrice di biografie sposata e con due figli, che vuole scrivere il romanzo della sua infanzia, di cui non ha ricordi. Nel suo appartamento cominciano a muoversi i mobili, le decorazioni sul muro cambiano, compreso l'aspetto fisico dei bambini. Grazie alla tecnica del morphing, Sophie diventa Monica, che parte per l'Italia alla ricerca del suo passato. Ma la trasformazione non convince.

«Il mio riferimento è alla pittura di Francis Bacon», famoso per i suoi visi e forme distorti, ma «è fallito, non ho ottenuto quello che volevo», ha detto la regista sospirando e il cui intento era quello di far «piangere lo spettatore, farlo commuovere». «Si tratta della mia storia, vorrei essere amata per questo», ha detto la 38enne Van, senza aggiungere dettagli. Adesso dice: «Non ho alcun progetto». «Rifletto». (fonte Afp)