19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Rosalba Pippa, in arte Arisa, vincitrice delle Nuove Proposte a Sanremo

Musica, Arisa: Spero che le persone non si stanchino di me

Il modo in cui sono cresciuta mi ha permesso di rapportarmi con persone di ogni estrazione sociale senza inibirmi

ROMA - Rosalba Pippa, in arte Arisa, vincitrice delle Nuove Proposte a Sanremo con la canzone 'Sincerità', si definisce buffa e simpatica, racconta di amare le parodie che fanno di lei e fa capire di non essersi ancora abituata alla popolarità. «Sanremo è finito da due settimane, io non sono già un'artista - ha spiegato oggi la cantante - questo è un mondo a volte accogliente, altre denigrante. Me la vivo fin quando ci sono. Il modo in cui sono cresciuta mi ha permesso di rapportarmi con persone di ogni estrazione sociale senza inibirmi. Ad esempio se Paolo Bonolis durante il Festival avesse voluto parlare con me di filosofia io gli avrei detto, senza tanti giri di parole, che avevo due a scuola in questa materia. Secondo me siamo tutti uguali, probabilmente la vita di campagna ha influito su di me in questo modo».

Arisa, ventiseienne cresciuta a Pignola, è un po' preoccupata per l'attenzione che i media le stanno dedicando e non è troppo entusiasta di apparire nei programmi televisivi. «Non amo interagire con Lory Del Santo, devo dire la verità - ha commentato Arisa, ospite ieri in un programma Rai - fondamentalmente noto più interesse per il personaggio che per la musica e per il disco. E' vero che devo dimostrare la gratitudine che provo per chi mi ha dato la possibilità di diventare popolare, spero che sia per la mia simpatia. Vorrei che l'interesse nei miei confronti si spostasse di più sulla musica, sul disco, sul live. Io sono un po' ovunque in questo periodo, ma non vorrei che questa situazione mi si rivoltasse contro.

Quello che non mi piace è essere presa 'per il naso' da chi mi invita». Le imitazioni che fanno su di lei non le danno fastidio. «Adoro le parodie che fanno di me - ha detto - amo quando mi imita mia sorella Sabrina. Io credo di essere una persona buffa, di avere una verve di simpatia che condisce le mie giornate. Spero che le persone non si stanchino di me e che non vedano questo mio continuo apparire come una palla al piede». Il suo primo album, di cui è autore principale il suo compagno Giuseppe Anastasi, si apre con tre canzoni autobiografiche: 'Sincerità', 'Io sono' e 'La mia strana verità'.

«Io osservo il mondo in modo analitico, cerco di capire tutto quello che c'è dietro alle storie e alle persone. Le prime tre canzoni del disco sono state cucite su di me, altre c'erano già. Ad esempio, 'L'uomo che non c'è' Peppe l'aveva già scritta. Mi ha fatto pensare a Bridget Jones e ho desiderato cantarla. Anche 'Pensa così' esisteva già, era stata scritta per una persona che non credeva più in se stessa. Mi piace qui l'idea di usare gli animali, elementi puri, per dare un messaggio semplice e importante: ognuno di noi rappresenta una pepita, un essere prezioso e unico. Il brano è un invito a credere in se stessi». Con semplicità e originalità Arisa ha espresso il suo parere su alcuni brani contenuti nel disco 'Sincerità'. «Sento mie tutte le canzoni, ma forse amo di più 'La mia strana verità' - ha raccontato la cantante - quando Peppe me l'ha cantata mi sono messa a piangere, non credevo possibile che una persona potesse conoscermi così a fondo. Alcuni pezzi sono scritti in collaborazione con Marco Conidi. Ad esempio 'Abbi cura di te' e 'Te lo volevo dire', che racconta un tradimento esplicito prima delle nozze, consumato in un piccolo paese. Immagino questa ragazza che torna a casa disperata dalla madre e le dice di mettere via l'argenteria che il matrimonio non si fa più. Secondo me ci si potrebbe fare un video, me la immagino tipo la figlia di Fantozzi. A me piace che le tematiche vengano trattate sempre con ironia, che vengano alleggerite».

La cantante ammette che ora la sua vita sia diversa da quella che faceva prima, nel suo paesino. «Potenza non è una città che viene nominata spesso, immagino che sia contenta di avere i riflettori su di sé per aver 'generato' una cantante. Per la prima volta ieri ho avuto i paparazzi davanti alla porta di casa che chiedevano a me e Peppe di baciarci. Capisco che qualcosa è cambiato, prima prendevo i mezzi pubblici, ora mi vengono a prendere a casa». Arisa in passato aveva anche tentato la strada di 'Amici'. «Avevo vent'anni quando ho fatto i provini per partecipare ad 'Amici', ma io non sono sempre stata uguale a oggi. Spesso in passato cercavo di soffocare la mia natura. Penso che la consapevolezza e la forza di una persona dipendano anche dalla sua maturità, ed io all'epoca non ero matura». Quello ha dato più piacere alla cantante è stato il gradimento da parte sia del pubblico che dei critici. «Essere simpatica a mamme, zie, bambini e avere la sala stampa dell'Ariston che mi ha accolto acclamandomi mi ha reso felice. Mi ha fatto capire che non ho sbagliato nulla, la mia strada è quella giusta. E dopo anni di interrogativi quest'accoglienza mi ha dato tanta soddisfazione».