4 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Medicina Narrativa

Infermiere del Martini premiato per il suo racconto sulle emozioni e le ansie in sala dialisi

L'infermiere Gianluca Alfonsi ha messo tutto nero su bianco in "Ciò che resta". Il premio è stato consegnato a Firenze insieme ad atre nove opere che saranno pubblicate in un libro edito da Tassinari

TORINO - Una delle cose che quotidianamente fanno gli infermieri che lavorano nel reparto di Nefrologia del Martini è quella di preparare e utilizzare il macchinario per i pazienti in dialisi. A questo si aggiungono una serie di cose che non si insegnano neanche nei testi universitari, come la medicina narrativa, per cui uno degli infermieri del reparto sopracitato, Gianluca Alfonsi, è stato premiato nel concorso nazionale "Quirino Maggiore" di Narrativa, Poesia e Fotografia in Nefrologia, Dialisi e Trapianto.

CIO' CHE RESTA - Gianluca Alfonsi lavora al Martini e ha scritto "Ciò che resta" dove racconta le emozioni e le ansie di Luca, un infermiere alle sue prime esperienze in sala dialisi; Nicola, un collega esperto, gli insegna la tecnica ma lo ammonisce: "La gestione della macchina è solo una parte del nostro lavoro: ciò che resta è molto più impegnativo e non lo trovi in nessun manuale".

Il lavoro di Alfonsi è stato premiato a Firenze insieme ad atre nove opere che saranno pubblicate in un libro edito da Tassinari. Intanto le esperienze di Medicina Narrativa continuano presso la  Nefrologia e Dialisi 3, diretta dal dottor Roberto Boero: attraverso le loro "Lettere al Direttore" i partecipanti al 1° Corso di Fitwalking per pazienti nefropatici hanno narrato una parte preziosa e nascosta della loro esperienza di camminatori sportivi in gruppo, fornendo agli Operatori Sanitari un utile strumento di conoscenza e valutazione dell’adattamento dei pazienti alla patologia e dei benefici correlati alla pratica di attività sportiva.​