29 aprile 2024
Aggiornato 13:30
GTT

Nuove tariffe GTT, i sindacati lanciano l'allarme: «Penalizzati studenti e over 65»

Le fasce a rischio penalizzazione in seguito alla 'rivoluzione GTT', secondo i sindacati, sarebbero gli utenti over 65 e gli studenti

TORINO - La rivoluzione GTT con tanto di nuove tariffe fa discutere: le organizzazioni sindacali infatti, «pur condividendo come linea generale la necessità di incentivare la fidelizzazione al trasporto pubblico, ampliandone l'utilizzo, e non essendo concettualmente contrari ad agire anche attraverso nuovi strumenti di misurazione del reddito, ritengono doveroso precisare alcuni aspetti», già segnalati all'Assessore alla Viabilità Maria Lapietra, ma rimasti apparentemente inascoltati.

TARIFFE GTT -  I sindacati sottolineano innazitutto che l’utilizzo del trasporto pubblico locale deve avere quale obiettivo la massima accessibilità e fruibilità per tutti i cittadini, incentivata attraverso la politica del prezzo sostenibile. «L'ampliamento della platea dei fruitori fidelizzati e non, che passa attraverso un aumento della qualità del servizio e un contenimento del costo, garantisce infatti la limitazione dell’inquinamento atmosferico ed acustico, la diminuzione della congestione del traffico, nonché una buona mobilità anche per chi non possiede un mezzo privato» affermano, ma ritengono comunque necessario affrontare nello specifico i dubbi in relazione alla nuove agevolazioni nel passaggio dal reddito all'ISEE. 

PENALIZZAZIONI - «Abbiamo forti preoccupazioni» proseguono, «che il modello individuato, nelle intenzioni, finalizzato ad incentivare l'utilizzo del servizio di trasporto pubblico locale, ancorché intervenire a sostegno dei cittadini a basso reddito corra, invece, il rischio di penalizzarne una parte consistente».  Le fasce a rischio penalizzazione secondo i sindacati sarebbero gli utenti over 65 e gli studenti. «Per questo chiediamo all'Assessore Lapietra e alla Sindaca Appendino, l'apertura urgente di un tavolo di confronto sui temi da noi evidenziati e conseguentemente l'avvio del monitoraggio costante, volto a correggere eventuali anomalie del nuovo modello tariffario e valuti il concreto raggiungimento degli obiettivi previsti».