29 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Nove sindaci della provincia

«Comportamento inaccettabile della Giunta Appendino», sindaci dell'hinterland sul piede di guerra

"Nessuno ci ha coinvolti". E' quanto accusano i sindaci di nove comuni della provincia dopo aver appreso che da maggio cambieranno i tipi di biglietti di Gtt e i relativi costi

TORINO - Le ultime novità in tema di trasporto pubblico non sono piaciute molto dai sindaci dell’hinterland torinese. La scorsa settimana in un’intervista esclusiva con l’assessore ai Trasporti Maria Lapietra avevamo parlato del nuovo piano tariffario che Gtt subirà da maggio, per poi diventare definitivo nel mese di luglio. Meno tipologie di biglietti, con una mentalità molto più «giornaliera» e con prezzi anche in base all’Isee. Una rivoluzione insomma, quella che però oggi contestano i primi cittadini di Settimo Torinese, Grugliasco, Collegno, Moncalieri, Beinasco, Borgaro, Orbassano, Volpiano e Rivoli, i quali accusano l’amministrazione di Torino di non averli minimamente coinvolti nel progetto.

COME PER LO SMOG - Il malcontento dei sindaci sopra citati era emerso anche con le ordinanze anti inquinamento. A Torino c’era stato un blocco massivo anche delle vetture diesel Euro 5, cosa neanche lontanamente ipotizzata in provincia. «Noi non sapevamo nulla dell’iniziativa di cambio tariffe Gtt, il Comune di Torino ha agito in modo solitario e senza alcuna concertazione», accusano sottolineando che le modifiche che coinvolgono la rete suburbana è una cosa che tocca direttamente i cittadini dell’hinterland e che quindi sarebbero dovuti essere interpellati. «Questo è un comportamento inaccettabile».