29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Torino

No ad Appendino, le 7 «madame» rifiutano l'incontro con la sindaca: parlano solo con Mattarella

Anche Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e il premier Giuseppe Conte le vogliono incontrare, ma per il momento le signore tirano dritto: vogliono parlare prima con Sergio Mattarella

TORINO - Sono bastati pochi giorni e il «si» urlato con orgoglio in piazza Castello è diventato un garbato «no». Almeno per il momento. Le 7 «madame torinesi», promotrici e simbolo della manifestazione avvenuta il 10 novembre in piazza Castello hanno rifiutato il primo invito al confronto di Chiara Appendino.

APPENDINO CONTRARIATA - Ad annunciarlo è la sindaca stessa, ovviamente tramite la propria pagina Facebook: «Le organizzatrici della manifestazione dei 7 Sì, rispondono subito con un NO a una proposta di incontro. Un brutto segnale di chiusura. Ma la mia porta rimane comunque aperta». Niente incontro dunque, almeno per il momento e un velato nervosismo della sindaca, che dopo l'immediata apertura post manifestazione si aspettava una risposta diversa.

NO ALLA SINDACA, LA SPIEGAZIONE DELLE MADAME - Il «no» è però momentaneo e fa parte di una precisa strategia adottata dalle signore, che prima vogliono portare le loro istanze al capo dello stato, Sergio Mattarella. Lo ha spiegato Giovanna Giordano Peretti: «Attraverso la sua pagina Facebook, la sindaca Chiara Appendino ha dichiarato che non vogliamo incontrarla. Questo non è uno sgarbo istituzionale, anzi ribadiamo che noi diciamo SÌ ai tutti gli inviti. Tuttavia, come già comunicato, prima di incontrare chiunque altro, abbiamo chiesto di essere ricevute dalla massima autorità dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella». L'incontro è solo rimandato.

DI MAIO, CONTE E TONINELLI DALLE MADAME? - In una situazione già di per sé complicata sembra essersi anche inserito il vice premier, Luigi Di Maio. Anche il leader del M5S ha espresso la precisa volontà di incontrare le signore, insieme al ministro Danilo Toninelli e addirittura la premier, Giuseppe Conte: «Per loro, come per tutti i cittadini, le porte delle istituzioni sono aperte per un dialogo costruttivo. Ve lo dice uno iscritto a un movimento che in piazza c'è nato, ma che per anni è rimasto inascoltato dai vecchi governi. Le porte sono sempre aperte. A tutti». Le madame, almeno per il momento, tirano dritto: priorità al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.