Iniziativa del Museo Egizio per chi parla l'arabo, all'attacco di Salvini risponde Appendino
La polemica è nata per il secondo anno di seguito. Ha commentato anche il leader della Lega Matteo Salvini: «Ma siamo matti? Qualcuno deve chiedere scusa»
TORINO - Come già successo un anno fa, era intorno al 20 di gennaio, anche quest’anno il Museo Egizio ha lanciato l’iniziativa che permette a chi è arabo di acquistare due biglietti al prezzo di uno. Inevitabili le polemiche che hanno coinvolto anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini che ha commentato «Ma siamo matti? Qualcuno deve chiedere scusa e dimettersi». Frasi forti, più dure anche di quelle dette dal capogruppo in Comune Fabrizio Ricca solo dodici mesi fa. Alle critiche ha risposto la sindaca Chiara Appendino: «Appoggio la scelta del direttore del Museo Egizio, Christian Greco, al quale rinnovo tutta la mia stima, così come appoggio qualunque iniziativa volta a diffondere il sapere. La Cultura è per sua natura aperta e trasversale. Riprendendo le parole del Direttore, il compito dei musei è quello di costruire ponti. Nel collaborare con le realtà culturali del territorio, la Città di Torino perseguirà sempre l’obiettivo di estendere l’offerta culturale al maggior numero di cittadine e cittadini possibile. Per mia inclinazione preferisco pensare a come estendere dei benefici piuttosto che a chi negarli».
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