Imbratta il muro del Centro di Incontro Kennedy, tradito dalle telecamere di sorveglianza
La polizia municipale ha denunciato un operaio di 51 anni per aver scritto sul muro esterno “Infami” con una bomboletta spray. Messo di fronte al fatto compiuto ha confessato
NICHELINO - Un’indagine lampo della polizia municipale di Nichelino ha portato alla denuncia di un operaio di 51 anni, l’autore materiale dell’imbrattamento del muro esterno del Centro di Incontro Kennedy. «Infami» aveva scritto con una bomboletta spray nera. Quando il direttivo del quartiere ha visto quello che era stato fatto ha sporto subito denuncia e sono cominciati i controlli della polizia municipale.
INDAGINE - Raccogliendo una serie di indizi e di testimonianze e avvalendosi dell’impianto di videosorveglianza che controlla la struttura stessa, gli agenti hanno prima ricostruire l’evento e secondariamente sono risaliti all’identità del soggetto ripreso dalle telecamere, accertando che non si trattava come era immaginabile di una ragazzata commessa da un giovanotto ma che l’autore aveva oltre 50 anni. Quando l’operaio è stato convocato al Comando, messo di fronte al fatto compiuto, ha ammesso le proprie responsabilità senza però spiegare in modo esaustivo i motivi del suo gesto e a chi era diretto l’insulto scritto sul muro. Oltre alla denuncia per imbrattamento di edificio pubblico, nelle prossime ore dovrà far fronte anche alla richiesta di risarcimento o di ripristino che nelle prossime settimane gli uffici comunali gli inoltreranno.
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