Si spara dopo aver perso il lavoro, accusato di peculato dalla Croce Rossa
Sono aperte le indagini della polizia del Commissariato di Borgo Po, per scoprire le cause del gesto dell'uomo.
TORINO - Erano circa le 15.30 di ieri, lunedì 4 settembre, quando F. G., 40 anni, ex dipendente della Croce Rossa di Casale Monferrato (Alessandria) ha deciso di togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola. Sono aperte le indagini della polizia del Commissariato di Borgo Po, per scoprire le cause del gesto dell'uomo. Stando alle prime indiscrezioni, si tratterebbe di depressione. Un anno fa la vittima era rimasta coinvolta in un'inchiesta per peculato in cui ha dovuto rispondere dell'accusa di aver sottratto dei fondi della Croce Rossa per scopi personali.
LICENZIAMENTO - L'uomo era stato licenziato dalla Croce Rossa nel momento in cui è venuto alla luce un ammanco pari a 170mila euro, tra il 2006 e il 2015. Gli agenti della Guardia di Finanza di Torino hanno scoperto che considerevoli somme venivano usate per spese personali, come la spesa, il carburante, viaggi... Non vi è certezza che ci sia un nesso tra il caso scoppiato lo scorso anno e la decisione dell'uomo di togliersi la vita nella sua casa di Cavoretto, nelle colline del torinese.
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