5 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Cronaca

Bambina di due mesi grave al Regina Margherita, il padre confessa: «E' colpa mia»

Mentre la piccola verte ancora in gravi condizioni di salute, l'uomo ha confessato di essere lui il responsabile delle ferite riportate dalla neonata. Le indagini che hanno portato alla risoluzione del caso sono state condotte dalla squadra mobile della Questura di Vercelli

TORINO - La Procura di Vercelli ha indagato il padre della bimba di due mesi ricoverata da alcuni giorni all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Mentre la piccola verte ancora in gravi condizioni di salute, l'uomo ha confessato di essere lui il responsabile delle ferite riportate dalla neonata. Stando a quanto emerso fin ora, sembrerebbe che la bambina stesse piangendo e che il padre non sapesse come farla smettere, preso dal panico allora, avrebbe lasciato cadere la piccola in terra, facendole sbattere la testa. L'uomo, al momento a piede libero, è quindi accusato di lesioni gravi e maltrattamenti.

CONFESSIONE - La confessione del padre della piccola è avvenuta, in presenza del suo legale, nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 31 luglio. Le indagini della Questura di Vercelli, agli ordini del questore Rosanna Lavezzaro, sono partite dall'acquisizione delle informazioni medico-legali e sono proseguite con l'accertamento del difficile quadro della famiglia italiana di Stroppiana, in provincia di Vercelli, in cui la bimba era inserita. Le indagini che hanno portato alla risoluzione del caso sono state condotte dalla squadra mobile della Questura di Vercelli.

TRE VOLTE IN OSPEDALE - Nelle ultime settimane la bambina di due mesi e mezzo è stata portata all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli ben tre volte. La prima il 5 giugno per alcune contusioni: in quell’occasione la madre disse che era caduta dalle braccia del padre. La seconda volta qualche giorno più tardi per colpa di un virus e la terza nella notte tra sabato e domenica, quando, sottoposta agli accertamenti del caso, è stata trasferita a Torino.  Ricoverata in prognosi riservata in Rianimazione, con un trauma cranico e diverse costole rotte, le sue condizioni stanno migliorando e ieri i sanitari ne hanno deciso il trasferimento, sempre in prognosi riservata, in terapia subintensiva.