2 maggio 2024
Aggiornato 22:30
TAV

Tav, clamoroso stop della Francia: «Pausa di riflessione». Cosa cambia per l’Italia?

Ad annunciarlo è Elisabeth Borne, ministra dei trasporti francese. Lo stop riguarda il tratto francese del cantiere, non quello internazionale. Cosa succede ora?

PARIGI - Il Tav si prende una pausa. La notizia ha del clamoroso e non ha nulla a che vedere con ipotetici stop per ferie estive: il governo francese ha infatti deciso di stoppare momentaneamente i lavori sulla linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione. Ad annunciarlo al mondo è stata Elisabeth Borne, segretario di stato francese ai Trasporti: «Vogliamo prenderci una pausa. Si, si tratta di una pausa» ha confermato in un’intervista a Reporterre.net, un importante quotidiano francese che tratta di ecologia.

I MOTIVI - Chiariamo: non si tratta di una rinuncia al progetto, ma solo di uno stop che tra l’altro riguarda il tratto francese della ferrovia. Non quello internazionale. Cosa cambia quindi? Per ora nulla, perché il presidente Emmanuel Macron ha sempre dichiarato di essere favorevole alla realizzazione della Torino-Lione. E’ per questo che la richiesta di una pausa, di un momento di riflessione ha stupito. Il motivo ufficiale, come spiegato da Elisabeth Borne, è il seguente: «Vogliamo riesaminare spese e risorse». Ragioni economiche, dunque.  La Francia, dopo aver cambiato la propria guida, vuole riflettere sul modello di mobilità da portare avanti e sui progetti da finanziare.

QUALE FUTURO? - Certo è che lo stop improvviso annunciato dalla Francia ha davvero mandato su di giri il movimento No Tav, che da anni si batte contro questa grande opera. Il ministro Graziano Delrio ha già ricevuto la richiesta di sospendere i lavori, ma quest’ipotesi appare attualmente improbabile: i trattati internazionali sono già stati firmati e la Francia potrebbe presto tornare a lavorare sulla linea ferroviaria una volta chiarite le proprie posizioni e risorse a disposizione. In tal senso rimane molto importante una data: 28 luglio. Quel giorno Delrio incontrerà la «collega» Borne. Cosa emergerà da questo importante colloquio?