Caos Gtt, dopo lo sciopero Ceresa scrive ai sindacati: «I licenziamenti…»
Il presidente di Gtt prova a placare gli animi dei lavoratori e spiega: «Cerchiamo misure alternative ai licenziamenti»
TORINO - Caos Gtt. Nell’ultimo periodo i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico torinese sono in subbuglio a causa di oltre 260 licenziamenti in vista: gli scioperi sono sempre più frequenti, così come la manifestazioni e le proteste. Per porre fine alle polemiche, il giorno dopo lo sciopero di lunedì, è intervenuto Walter Ceresa, presidente di Gtt.
LA LETTERA DI CERESA - «Sono rimasto spiacevolmente stupito nel leggere oggi i messaggi sindacali affissi sui mezzi pubblici e riferiti alla condizione attuale e alle prospettive di Gtt e del trasporto pubblico a Torino. Nel sottolineare innanzitutto che per le comunicazioni di carattere sindacale sono riservati appositi spazi, voglio ricordare che il Piano Industriale approvato prevede sin dall’origine l’individuazione di misure alternative ai licenziamenti che, garantendo il raggiungimento degli obiettivi economici prefissati, abbiano il minor impatto sociale possibile. Nel franco e costruttivo confronto sindacale che da sempre abbiamo instaurato, ho già avuto modo di esprimere chiaramente la volontà di pervenire a soluzioni negoziate che non comportino i licenziamenti. Il Piano Industriale, che contiene tra l’altro ingenti investimenti nel rinnovo della flotta, è il vero punto di riferimento cui dobbiamo attenerci per raggiungere l’obiettivo di rendere più competitivo il trasporto pubblico della Città di Torino e di offrire il miglior servizio possibile ai cittadini e di garantire il rilancio di Gtt».
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