19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Gam

La Gam «sfratta» la santona che dice di curare il cancro con gli insulti: cancellati gli incontri

La «santona» avrebbe dovuto sostenere due incontri tra oggi e sabato. La sua presenza ha sollevato le polemiche di medici, pazienti, associazioni e la Gam ha deciso di toglierle la sala

TORINO - La "dottoressa" Gabriella Mereu, radiata dall'Ordine dei medici di Cagliari, non è personaggio gradito a Torino. Si potrebbe riassumere così il messaggio apparso quindici ore fa sulle piattaforme mediatiche della Gam, dove la curatrice che sostiene di curare tumori e malattie con gli insulti avrebbe dovuto tenere due incontri oggi e sabato. 

La presa di posizione della Gam
«Fermo restando che la sala conferenze sita presso la Gam non è gestita dalla Fondazione Torino Musei, ma è affidata a un soggetto esterno, che gestisce in autonomia gli eventi non legati alle attività della Fondazione e della Gam, si comunica che la conferenza prevista in data 27 ottobre dalle 20 alle 22 non avrà luogo presso la sala stessa». Sono queste le parole comparse sul profilo Facebook della Gam. Uno "no" secco, dopo le tante polemiche degli scorsi giorni. La santona, già seguita dalle Iene per le terapie di cura non convenzionali proposte era stata denunciata dai medici torinesi, che sapendo del suo arrivo in città avevano colto al balzo l'occasione per ribadire la pericolosità della terapia verbale proposta dalla Mereu.

I medici torinesi contro la Mereu
L'Ordine dei medici di Torino aveva infatti denunciato la "dottoressa" ai Nas e alla Guardia di Finanza, prendendo di fatto una posizione precisa in questa querelle.  Alcuni si chiederanno com'è possibile che la "dottoressa", più volte smascherata dalle Iene, continui a girare l'Italia diffondendo il pericoloso messaggio. La risposta è presto detta: pur essendo radiata dall'Ordine dei medici di Cagliari infatti, la Mereu può continuare a esercitare in quanto il giudizio in appello non è ancora stato definito. Impossibile vietarle di organizzare incontri a Torino, ma i medici (quelli non radiati) ci tengono a far sapere come «l'abuso della credulità popolare e la diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose creino allarme tra i cittadini». Difficile dar loro torto. A ognuno il libero arbitrio e la possibilità di scelta, ma pensare che il cancro si possa sconfiggere con un "Vaffan...o" è davvero pericoloso.